di redazione
Il Comune di Catania rende noto che La città di Catania è l’ unica realtà metropolitana siciliana ad adottare misure di riutilizzo per fini irrigui in agricoltura dell’acqua depurata dall’impianto di Pantano d’Arci, valutata attualmente in circa 600 litri al secondo. Alla presenza del segretario generale del Comune è stato infatti siglato con l’impresa ATI Edilpali-Borrella il contratto d’appalto per la realizzazione delle opere di rilevanza comunitaria ‘Riuso delle acque depurate dal depuratore di Catania’. Il progetto esecutivo dell’assessorato comunale ai lavori pubblici retto da Sebastiano Arcidiacono, finanziato dal Ministero delle Infrastrutture per l’importo complessivo di 8 milioni di euro e approvato dal Genio Civile nel 2010 in conferenza speciale dei servizi, passa alla fase realizzativa. L’intervento dell’ Amministrazione Stancanelli si inquadra nel completamento della fase depurativa delle acque già in atto con l’entrata in esercizio sin dal 2004 del 2° lotto dell’impianto di depurazione gestito dalla SIDRA S.p.A. ‘I lavori in questione -spiega il sindaco Raffaele Stancanelli- rappresentano un concreto passo verso la soluzione del problema irriguo specialmente sentito nei mesi estivi, argomento oggi ampiamente dibattuto e di estrema importanza se si pensa al rischio desertificazione delle zone della nostra Piana con quel che ne consegue per le attività agricole’.Dal completamento dell’opera, tra circa due anni, saranno disponibili circa 9.125.000mc/anno di acqua depurata pronta per l’utilizzo in agricoltura. L’opera pubblica voluta dal Comune di Catania consiste essenzialmente in una lunga condotta in ghisa del diametro di 800 mm e della lunghezza di circa 12 chilometri. La condotta depurativa si diparte dall’uscita dell’impianto di depurazione di Pantano d’Arci e avrà termine in località Carmito; qui attraverso una vasca di accumulo anch’essa prevista in progetto, l’acqua sarà disponibile per essere immessa nel sistema di distribuzione del Consorzio di bonifica 9 per irrigare i terreni della Piana di Catania. Nel progetto, i cui lavori di realizzazione verranno avviati già la prossima settimana, è previsto che in futuro la condotta possa essere prolungata fino al Lago di Lentini. ‘Con il riuso in agricoltura dell’acqua depurata -aggiunge l’assessore Sebastiano Arcidiacono- si raggiungono due obiettivi di grande importanza. Il primo è quello di offrire la disponibilità di un cospicuo volume di acqua irrigua. L’altro, quello di sottrarre al mare quanto più possibile lo scarico di acqua, che pur depurata, provoca inconvenienti quali la crescita abnorme di alghe che alterano l’equilibrio del contesto marino’.Fondamentale per il rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione della lunga condotta da parte dell’Assessorato Regionale per l’Energia ‘ dipartimento Acque e Rifiuti, è stata la convenzione stipulata fra Comune di Catania, Sidra e Consorzio di Bonifica, documento ove vengono definiti gli obblighi assunti da ognuno di tali Enti rispettivamente proprietario, gestore ed utilizzatore delle acque soprattutto per ciò che concerne l’impatto ambientale.
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