di redazione
Calcio Catania: Barrientos out, Castro al suo posto – Mariano Izco è autore di un recupero lampo ed è regolarmente in campo nel 4-2-3-1 sulla linea dei trequartisti con Castro e Gomez, in mediana Lodi e Almiron, in difesa Maran sceglie Spolli e Bellusci per il ruolo di centrale, Alvarez a destra e Marchese a sinistra; Bergessio punta centrale, tra i pali Mariano Andujar. Sulla panchina opposta Stefano Pioli opta per un modulo 3-4-2-1 con Curci in porta, Sorensen, Antonsson e Cherubin in difesa, l’ex rossazzurro Motta, Krhin, Perez e Morleo a centrocampo, Diamanti e Kone a supporto della punta centrale Gilardino.Bologna rinunciatario – Il Catania comincia la partita col piede sull’acceleratore, al pronti via tutti i rossazzurri si riversano nella metà campo avversaria, pressing alto e asfissia per la retroguardia felsinea. Il Bologna non offre niente allo spettacolo e rimane barricato nella propria metà campo, 11 uomini dietro la linea del pallone e difesa a 5 con Morleo e Motta sulla linea dei terzini. Al 2° da sinistra Lodi su punizione prova lo schema che libera Bergessio al centro dell’area di rigore, tiro di prima intenzione e conclusione murata da una selva di uomini schierati a protezione della porta; al 13° prova il destro Castro, Curci riesce a bloccare. La partita è complessa, è sempre molto difficile riuscire a trovare dei varchi contro quelle squadre che rinunciano completamente ad attaccare e si ‘piantano’ nella propria metà campo con la sola idea di distruggere le iniziative avversarie; il Catania palleggia e forza i tempi, in alcuni momenti è incontenibile ma va a schiantarsi sempre sulla muraglia che il Bologna ha alzato al limite dell’area. Al 35° un cross dalla destra: la sfera giunge sul sinistro di Marchese appostato oltre il secondo palo, calcio al volo del terzino rossazzurro e conclusione deviata in angolo. Sull’angolo seguente Almiron stacca di testa, sul fondo. Negli ultimi minuti del primo tempo le emozioni migliori: prima il palo clamoroso di Bergessio in tuffo sul cross di Gomez e poi sull’angolo successivo stacco di testa di Almiron e palla alle spalle di Curci, 1-0!Ripresa di controllo e giudizio – Al rientro in campo il Bologna si presenta con Gabbiadini al posto di Kone, rossoblù a 2 punte. L’assetto diverso degli avversari non spaventa il Catania che continua a mantenersi stabile in avanti, al 46° Almiron tenta il bis di testa ma stavolta Curci blocca. Al 56° Marchese prova di nuovo la conclusione al volo di sinistro, ma la posizione è defilata e Curci interviene senza particolari problemi. La prima occasione per il Bologna è sui piedi di Gilardino, che al 62° prova la conclusione di destro e trova pronta la smanacciata di Andujar in angolo. Col passare dei minuti l’azione del Bologna si fa più continua e Maran per mettere maggiore filtro a centrocampo inserisce Biagianti al posto di uno stremato Almiron; al 64° un violento sinistro di Gabbiadini impegna ancora Andujar in tuffo. Intorno alla mezz’ora Pioli tenta il tutto per tutto e prova con altri due cambi, Garics per Motta ma soprattutto Moscardelli per Cherubin, tre attaccanti più Diamanti in campo contemporaneamente. Il Catania accusa un po’ di stanchezza e il Bologna ne approfitta per rendersi davvero pericoloso dalle parti dell’area di rigore etnea, al 78° per un soffio prima Gilardino e poi Gabbiadini mancano la stoccata sottomisura. Maran non vuole correre rischi e per contrapporsi al tridente del Bologna inserisce un terzo centrale e va a 5 in difesa, dentro Legrottaglie e fuori Castro; per i rossazzurri sarebbe opportuno riuscire a centrare una ripartenza a campo aperto ma manca sempre l’innesco giusto, a volte per sfortuna altre per vera stanchezza. Nel finale Ricchiuti rileva Gomez e proprio al 93° il neoentrato serve a Izco un assist d’oro davanti a Curci, la conclusione del capitano rossazzurro, deviata, si perde però di poco sul fondo. Il Bologna non riesce più ad impensierire Andujar, la guardia attenta di Spolli, Bellusci e Legrottaglie mortifica di fatto qualsiasi velleità di Gilardino e compagni. Finisce con l’ennesima vittoria rossazzurra, l’undicesima, 39 punti in classifica, 7° posto, salvezza praticamente raggiunta e siamo ancora a febbraio, secondo miglior rendimento dell’intera serie A, dopo il Milan, nel girone di ritorno: questa è una squadra che non finirà mai di stupire. E la qualificazione per l’Europa League? Una cosa è certa, ce la giocheremo!
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