Catania, 17 Apr. – Il collaboratore di giustizia, Gaetano D’Aquino, ha riferito che il “poliziotto penitenziario del carcere di Bicocca”, Giuseppe Seminara, “si prestava a fare favori” al clan Santapaola e, in particolare, “faceva entrare in galera telefoni, champagne e altro”.
Il tutto per soddisfare la sua passione per il poker. E’ finito così sotto inchiesta, da parte del gup Giuliana Sammartino, l’assistente capo di polizia penitenziaria in servizio nel supercarcere di Bicocca, arrestato con altre 75 persone nell’ambito dell’operazione “Fiori Bianchi Tre”, proprio contro il clan Santapaola.
Agli atti dell’inchiesta è finita pure la valutazione del comportamento in servizio di Seminara, definito dalla direzione del carcere “non particolarmente brillante”.
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