Catania, 17 Apr. – Il collaboratore di giustizia, Gaetano D’Aquino, ha riferito che il “poliziotto penitenziario del carcere di Bicocca”, Giuseppe Seminara, “si prestava a fare favori” al clan Santapaola e, in particolare, “faceva entrare in galera telefoni, champagne e altro”.
Il tutto per soddisfare la sua passione per il poker. E’ finito così sotto inchiesta, da parte del gup Giuliana Sammartino, l’assistente capo di polizia penitenziaria in servizio nel supercarcere di Bicocca, arrestato con altre 75 persone nell’ambito dell’operazione “Fiori Bianchi Tre”, proprio contro il clan Santapaola.
Agli atti dell’inchiesta è finita pure la valutazione del comportamento in servizio di Seminara, definito dalla direzione del carcere “non particolarmente brillante”.
Le precipitazioni verificatesi nei giorni delle festività natalizie hanno consentito di accumulare circa 2,7 milioni…
Il mese di gennaio è perfetto per l'acquisto di un nuovo smartphone, anche gli iPhone,…
Si è conclusa lo scorso 6 gennaio l’operazione nazionale complessa denominata “e-fishing”, posta in essere…
Nell’ambito di attività di controllo economico del territorio, i Finanzieri della Compagnia di Bagheria, congiuntamente…
“Stop affitti brevi – Santanchè vogliamo risposte”. Scrivono così gli attivisti anonimi della Banda di…
Gli agenti della Polizia di Stato di Caltanissetta hanno eseguito otto misure cautelari per associazione…