Catania, Accorpamento degli Istituti, fitti passivi da eliminare. Ma il Comune di Catania non collabora
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Razionalizzazione delle strutture scolastiche in uso alle scuole superiori e contenimento della spesa per i fitti passivi è l’indirizzo politico c…
di redazione
La Provincia di Catania rende noto che Foto allegate:
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Razionalizzazione delle strutture scolastiche in uso alle scuole superiori e contenimento della spesa per i fitti passivi è l’indirizzo politico che il presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione, persevera sin dall’insediamento a Palazzo Minoriti. E su questa linea è impegnato l’assessorato alle Politiche scolastiche dell’Ente che, in funzione anche del dimensionamento scolastico, ha eseguito uno screening dei beni di proprietà e in affitto. ‘La mappatura capillare degli immobili ha permesso di ottimizzare l’utilizzo delle strutture ‘ ha affermato l’assessore provinciale alle Politiche scolastiche, Salvo Licciardello -. Per esempio, lasceremo i locali affittati in viale Vittorio Veneto per il Liceo Lazzaro che andrà nell’attuale sede dell’Istituto Olivetti a Nesima. A sua volta l’Olivetti sarà accorpato con l’Istituto Fermi, e il Nautico (in parte inutilizzato) ospiterà un’altra scuola che presto indicheremo’. Per proseguire nei tagli alla spesa è necessaria anche una collaborazione con i Comuni dove insistono Istituti di competenza della Provincia, visto anche il calo demografico delle nascite che per conseguenza vede ridotte le iscrizioni nelle scuole elementari e medie. ‘Per questo ‘ continua l’assessore Licciardello ‘ con il presidente Castiglione abbiamo inviato una nota anche al sindaco di Catania al quale è stato chiesta la disponibilità di edifici scolastici di proprietà del Comune non utilizzati, che una volta acquisiti verrebbero adeguati dalla Provincia e utilizzati per le scuole superiori. Questo ci permetterebbe, inoltre, di ottemperare anche alle indicazioni dettate dalle disposizioni di Legge’. Ma dal Comune di Catania è arrivato un diniego formale. Nella nota, a firma del sindaco, si legge che l’Ente non ha ‘disponibilità di immobili da adibire ad uso scolastico per Istituti di istruzione superiore’. ‘A seguito della risposta inaspettata ricevuta dal primo cittadino ‘ ha detto l’assessore Licciardello ‘ auspico che gli uffici comunali preposti facciano accertamenti mirati alle reali esigenze degli edifici scolastici occupati e di quelli eventualmente da accorpare, per permettere un non indifferente risparmio della spesa pubblica a vantaggio di tutti i contribuenti’.