Catania, Accorato SoS dai sindaci della provincia di Catania
Un fermo No al taglio dei trasferimenti di risorse e al Patto di Stabilità agli enti locali che minano lo stato sociale e i servizi essenziali; un Sì forte e chiaro invece per stabilizzare il lavoro d…
di redazione
Un fermo No al taglio dei trasferimenti di risorse e al Patto di Stabilità agli enti locali che minano lo stato sociale e i servizi essenziali; un Sì forte e chiaro invece per stabilizzare il lavoro dei precari. Questo l’S.O.S. lanciato dai sindaci dei comuni della provincia di Catania da Palazzo degli Elefanti, dove si sono riuniti su iniziativa del primo cittadino del capoluogo Raffaele Stancanelli per programmare azioni comuni e incisive a favore del territorio. La prima mossa degli oltre quaranta sindaci e amministratori che hanno accolto l’invito di Stancanelli, da tutti ringraziato per l’iniziativa, è fissata per lunedì 3 dicembre in piazza Università con la simbolica convocazione straordinaria dei consigli comunali dei 58 comuni della provincia e il coinvolgimento di rappresentanze sindacali, forze produttive, cittadini. Per promuovere queste iniziative è stato stabilito un coordinamento operativo tra i sindaci delle diverse aree geografiche del territorio della provincia di Catania: “E’ necessario che l’opinione pubblica sappia in forme ancora più incisive ‘ ha affermato il sindaco Stancanelli- che la grande difficoltà che vivono i Comuni non è imputabile ai sindaci che sono anzi le prime vittime delle irresponsabili politiche del governo nazionale. Più che a difficoltà di bilancio, ci troviamo di fronte a un problema di insensibilità istituzionale molto grave perché ripetuto e sconsiderato che provoca grave allarme sociale’. Nel corso della riunione di palazzo degli elefanti si è anche dibattuto sulla necessità di un raccordo all’interno all’Anci, di un confronto con il governo regionale, oltre che sull’insostenibilità dell’IMU per i cittadini e per le amministrazioni visto che il 50% va allo stato che già ha tagliato risorse, sull’impossibilità di ricorrere in Sicilia al fondo compensativo per il mancato accordo stato-regioni, sull’urgenza del rinnovo dei contratti ai precari che dopo il 31 dicembre non vedranno rinnovato il loro rapporto di lavoro.