Catania, 2 Feb. – E’ crisi per le librerie catanesi che, dopo la sospensione dei rimborsi per le forniture scolastiche, navigano in acque difficili. I librai nostrani, infatti, hanno dovuto anticipare somme notevoli per garantire la fornitura scolastica provinciale. Tale circostanza induce i librai a non accettare le cedole elementari per chi non le avesse ancora utilizzate, fino a quando non saranno emessi gli ordini di accreditamento a favore dei librai, si parla di circa 2 milioni di euro, dopo Palermo, la somma più alta dovuta.
Sulla questione è intervenuta Anna Cavallotto Vice presidente ALI (Associazione Librai Italiana) del Sud Italia e titolare di una delle più longeve ed antiche librerie catanesi, che ci spiega come la situazione sia ormai sfuggita di mano: “Da mesi in Sicilia – afferma Anna Cavallotto – ci sono centinaia di librerie, cartolibrerie, distributori di libri e altri operatori della filiera, che versano in condizioni di estremo disagio a causa del blocco del pagamento delle cedole elementari. In questo momento centinaia di aziende hanno anticipato somme notevoli e non hanno certezza di riavere a breve accreditati i soldi dovuti. Da sempre noi librai siciliani ci siamo sostituiti alle istituzioni per assicurare il diritto allo studio agli alunni di tutta la Regione. In Sicilia, le cedole sono consegnate ai genitori in ritardo non prima di metà Novembre. Pertanto i librai ben 2 mesi prima, già da agosto, consegnano i libri agli alunni per ricevere il pagamento da parte della Regione, tramite i provveditorati provinciali, almeno 4 mesi dopo, in genere entro Natale. I libri sono pagati dai librai ai fornitori quasi in contanti e con sconti bassissimi ed hanno una lavorazione complicatissima, perché non tutti i rivenditori di libri, trattano i testi di scuola elementare. Quest’anno a metà dicembre, e quindi quando già tutti i libri erano stati consegnati alle famiglie, si è saputo che i soldi stanziati da tempo e che la Regione aveva già ricevuto, non erano disponibili e pertanto solo dopo tantissimi nostri solleciti è stata inviata solo un terzo della somma con cui, tra l’altro sono state pagate solo alcune aziende e non si sa con quale criterio… Ad oggi, dopo un altro mese, non si ha alcuna notizia di altri pagamenti. Certamente, il prossimo anno, i librai si guarderanno bene dall’anticipare i libri alle famiglie”.
Solidale nei confronti delle aziende anche Carlo Cocina, coordinatore del movimento “Fermare il declino”, che parlando di imprenditoria e di rilancio delle aziende, è intervenuto sulla difficile situazione della categoria librai: “Non si può ragionare in termini di blocco dei pagamenti su un tema quale l’istruzione – afferma Cocina – che notoriamente è volano della ripresa culturale e di conseguenza dell’economia. Si parla di spese obbligatorie inserite nel bilancio di previsione. Apprezzo l’impegno del governo Crocetta che si trova dinanzi ad una scopertura a lui non imputabile, ma l’impegno non è sufficiente, urgono immediati provvedimenti. Il mancato pagamento ai librai che già hanno erogato i libri in omaggio, attraverso le cedole elementari, rappresenta un rischio immenso per le sorti della nostra terra e le conseguenze di queste scelte, sono pagate da imprese e famiglie”.
Per capire le proporzioni della situazione, vediamo gli importi, Provincia per Provincia, degli ordini di accreditamento che la Regione avrebbe dovuto emettere:
AGRIGENTO Euro 684.773,16
CALTANISSETTA Euro 447.780,50
CATANIA Euro 1.872.225,00
ENNA Euro 259.487,69
MESSINA Euro 920.885,50
PALERMO Euro 2.150.638,20
RAGUSA Euro 516.196,30
SIRACUSA Euro 593.242,05
TRAPANI Euro 654.418,16
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