Castellammare del Golfo. Un anno e sei mesi (pena sospesa) per il dirigente della Forestale TP

Si era recato al mare per trascorrere una giornata assieme alla famiglia, utilizzando l’auto di servizio. Antonino Maggio, direttore dell’azienda foreste demaniali di Trapani, arrestato lo scorso 3 gi…

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di redazione

Si era recato al mare per trascorrere una giornata assieme alla famiglia, utilizzando l’auto di servizio. Antonino Maggio, direttore dell’azienda foreste demaniali di Trapani, arrestato lo scorso 3 giugno ha patteggiato una condanna ad un anno e sei mesi di reclusione (pena sospesa). La sentenza è stata emessa dal collegio del tribunale di Trapani, presieduto da Alessandra Camassa. Sembra che non fosse la prima volta che Maggio utilizzava l’auto di servizio per fini personali, ma questa volta gli è costata cara. E’ stato arrestato con l’accusa di peculato dopo essere stato seguito per settimane dai suoi stessi colleghi della forestale, che avevano installato un sistema di gps sulla Fiat Brava della Regione Siciliana, che Maggio utilizzava per spostarsi tra le provincie di Trapani e Palermo per scopi privati. Ad arrestarlo erano stati gli agenti della Polizia Giudiziaria della Forestale. Lo hanno fermato ad un posto di blocco, dopo che con la sua famiglia era andato prima a prendere il sole sulla spiaggia di Alcamo Marina e poi a pranzare in un ristorante di Castellammare del Golfo. Gli agenti della forestale all’interno della vettura hanno trovato sedie a sdraio, teli mare e ombrelloni. Il legale di Antonino Maggio, l’avvocato Diego Tranchida così aveva motivato gli spostamenti del suo assistito: ‘Quando è stato bloccato, Maggio stava andando ad una manifestazione ambientalista ad Alcamo. Un dirigente come lui è sempre in servizio; In quanto responsabile Maggio può muoversi liberamente in tutta la provincia. E in ogni caso, alcune sentenze della Cassazione stabiliscono che non c’è peculato’. Ieri la sentenza di condanna