Castellammare del Golfo, presentata mozione di sfiducia a sindaco Bresciani
I gruppi consiliari di Fli e Pd al Comune di Castellammare del Golfo hanno presentato una mozione di sfiducia contro il sindaco Marzio Bresciani. Il documento è firmato da otto consiglieri: Antonio Mercadante, Sebastiano Cusenza, Vincenzo Palazzolo, Simone Scaraglino, Girolamo Genna e Piero Colomba …
di redazione
I gruppi consiliari di Fli e Pd al Comune di Castellammare del Golfo hanno presentato una mozione di sfiducia contro il sindaco Marzio Bresciani. Il documento è firmato da otto consiglieri: Antonio Mercadante, Sebastiano Cusenza, Vincenzo Palazzolo, Simone Scaraglino, Girolamo Genna e Piero Colomba (tutti di Fli), Salvatore Galante e Giovanni Portuesi (Pd). Non ha aderito soltanto per garbo istituzionale Beppe Cruciata (pure lui esponente di Fli) in quanto presidente del Consiglio comunale. La mozione sarà discussa in Consiglio Comunale nella seduta di lunedì 27 febbraio. “I tempi sono maturi per fermare il disastro di questa amministrazione ed aprire una fase nuova – afferma Antonio Mercadante, coordinatore cittadino di Fli e vice presidente del Consiglio comunale – Lo stallo in cui versa Castellammare del Golfo deve essere superato da uno scatto di orgoglio e di responsabilità di una comunità che vuole ritornare a sperare in una città finalmente all’altezza delle sua bellezza naturale. I castellammaresi sono stanchi dell’immobilismo degli ultimi quattro anni, di una gestione personalistica e arrogante della Cosa pubblica, di continui proclami privi di concretezza. E per fortuna grazie al lavoro del gruppo Fli e all’intervento dell’onorevole Livio Marrocco il Comune ha almeno ricevuto alcuni fondi dalla Regione. A questo punto è bene che si apra una fase nuova e costituente per il bene di Castellammare, con un confronto con tutti coloro che anteporranno a rendite di posizione il bene del paese’. Sulla mozione di sfiducia interviene pure il Consigliere Comunale del Pd Giovanni Portuesi; “Il sindaco ormai da mesi non gode più di una maggioranza in Consiglio comunale, il cui ruolo è stato ripetutamente calpestato e disconosciuto dall’ Amministrazione comunale. Dalla cittadinanza si leva una ondata di protesta, che il Pd non può ignorare, per gli obiettivi promessi ma clamorosamente mancati dal sindaco Bresciani. Due ottimi motivi per presentare e votare la mozione di sfiducia”. Il testo protocollato al Comune fa un excursus sulle inadempienze del sindaco Bresciani e delle sue Giunte in tre anni e mezzo di gestione del Comune, evidenziando che il Consiglio è stato spesso mortificato, perché il primo cittadino avrebbe disatteso gli atti di indirizzo espressi in aula, come avvenuto nel caso della richiesta di abbattimento della spesa pubblica consistente nell’azzeramento degli incarichi ai consulenti esterni o ripristinando capitoli di spesa che l’assise aveva ridotto. I firmatari della mozione di sfiducia, ritengono, inoltre, che la Giunta Bresciani abbia prelevato in maniera imprudente prelevamenti dal fondo di riserva, che abbia trascurato le ville comunali, che è stato lontano, assente e disinteressato nella difesa del Presidio Ospedaliero S. Vito e S. Spirito di Alcamo al quale la popolazione castellammarese affluisce, che non ha voluto e non ha saputo occuparsi delle numerose problematiche che colpiscono la circoscrizione di Balata di Baida come la strada in frana, la rampa di uscita lato Trapani e l’adeguamento del PRG alle esigenze locali. A queste considerazioni, seguono 29 punti analitici, presenti nel programma elettorale del sindaco e disattesi in questi anni di amministrazione: dalla creazione di un osservatorio della legalità, al mancato utilizzo per la fruizione sociale degli immobili confiscati alla mafia, dalla rivisitazione del piano regolatore del porto, alla riqualificazione del centro storico, dal recupero del castello di Monte Inici, alla sistemazione delle strade interne ed esterne, dall’ampliamento del cimitero comunale al completamento del progetto del porto, dal depuratore di Contrada Cerri, alla manutenzione e ristrutturazione degli edifici scolastici e così via. Argomentazioni che motivano l’atto politico che Futuro e Libertà e Pd, intendono discutere in aula. Per passare, occorre il voto di una maggioranza qualificata, ovvero di 13 voti. Indispensabile, quindi, per Futuro e Libertà, oltre al voto del Presidente il supporto dei 4 Consiglieri dell’Udc che siedono pure tra gli scranni dell’opposizione e che al momento preferiscono non esprimersi in merito. Bresciani, infatti, numericamente, conta attualmente soltanto del sostegno di 7 Consiglieri Comunali. Non è da escludere, che da qui al 27 febbraio, il primo cittadino di Castellammare del Golfo, raggiunga un accordo con l’Udc, scongiurando, così, la sfiducia.