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di redazione
1700 volumi, una collezione unica con libri introvabili. La raccolta privata del poeta scrittore Vito Ferrante da domani diventerà patrimonio di Castellammare del Golfo. I figli, infatti, Annalisa e Mauro, doneranno alla biblioteca comunale il ‘tesoro’ del padre. La cerimonia è prevista per le 18.00 nell’aula consiliare del Comune nel corso della quale verrà proiettato un video-documentario sulla figura del noto poeta e scrittore. Vito Ferrante, scomparso qualche anno fa, era nato nel 1929. Consigliere Comunale del Partito Comunista Italiano per tre legislature consecutive, fino al 1988 ha militato anche nella democrazia proletaria. Prese parte ad iniziative di Danilo Dolci di denuncia contro la mafia, testimoniando (tra i primi in Sicilia), negli anni Sessanta, davanti alla Commissione parlamentare antimafia. Uomo dal temperamento ribelle e coraggioso, negli anni Settanta subì un attentato di stampo mafioso. Presidente dalla fine degli anni ’80, del Centro Culturale “Luigi Pirandello” di Castellammare del Golfo, fu promotore di recital, mostre di pittura e scultura, iniziative di recupero del patrimonio storico, letterario e folclorico locale. Ha collaborato con importanti letterati, giornali e riviste. Le poesie di Vito Ferrante sono state tradotte anche in greco e in finlandese. Una sua commedia ‘Vecchie Zecche’ è andata in scena nei teatri di Catania e Siracusa. Ecco il ricordo della figlia e collega giornalista Annalisa
INTERVISTA NEL TG…
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