Caso Vitrano, minacce a pm in aula
Udienza sospesa e colpo di scena al processo contro il deputato regionale del Pd Gaspare Vitrano, accusato di aver intascato tangenti: mentre interrogava il teste chiave, Piergiorgio Ingrassia, il Pm Maurizio Agnello si e’ accorto della presenza di una lettera dal contenuto minatorio sul banco da cu…
di redazione
Udienza sospesa e colpo di scena al processo contro il deputato regionale del Pd Gaspare Vitrano, accusato di aver intascato tangenti: mentre interrogava il teste chiave, Piergiorgio Ingrassia, il Pm Maurizio Agnello si e’ accorto della presenza di una lettera dal contenuto minatorio sul banco da cui stava conducendo l’audizione. Nella lettera era scritto fra l’altro: “A Misilmeri (paese di origine dell’imputato,) Vitrano ha fatto solo del bene. In paese c’e’ gente che per lui e’ disposta a morire ma anche ad ammazzare”. In quel momento l’aula era piena di gente e non e’ stato identificato chi, evidentemente prima che l’udienza cominciasse, ha lasciato lo scritto anonimo destinato sia al testimone, (in realta’ imputato di reato connesso perche’ ha patteggiato due anni), sia al Pm Agnello. Il presidente della terza sezione del Tribunale, Fabrizio La Cascia, ha sospeso immediatamente l’udienza, che ora sta per riprendere con la presenza del procuratore aggiunto Leonardo Agueci e anche dell’altro Pm Sergio Demontis. L’avvocato Vincenzo Lo Re che difende il deputato regionale dichiara: ‘Siamo in presenza di una regia occulta che vuole avvelenare il clima processuale, creando una situazione che danneggia tutti. Vogliamo sapere chi ha aperto l’aula, i nomi degli addetti alle pulizie e se il sistema di videosorveglianza abbia o meno registrato eventuali intrusioni’.