Caso Loris, avviata la perizia decisiva sulle immagini delle telecamere
Si è avviato oggi un passaggio fondamentale nell’inchiesta per l’omicidio di Loris Stival, il bambino di Santa Croce Camerina il cui corpo è stato trovato in un canalone alla periferia del paese. Del delitto è accusata la mamma, Veronica Panarello che si trova in custodia cautelare poiché il Tribunale del Riesame ha respinto la richiesta di scarcerazione, definendola una “lucidissima assassina.
L’incidente probatorio alla presenza di accusa e difesa ha riguardato i filmati delle telecamere di sicurezza sparse in tutto il paese, che rappresentano la prova regina della colpevolezza della mamma di Loris: secondo la Procura nelle immagini si vede chiaramente che la mattina del delitto Veronica esce in macchina soltanto con il figlio piccolo Diego, contrariamente alla versione sostenuta dalla donna di aver lasciato Loris davanti alla scuola e di non averlo più visto.
La macchina di Veronica è stata ripresa anche nella zona del canalone, lontana dal percorso che lei asseriva di aver fatto quella mattina per raggiungere la sede dove si teneva il corso di cucina che frequentava.
La perizia sulle immagini, che secondo l’avv. Villardita, difensore di Veronica non sono affatto chiare, è stata affidata all’ing. Luca Losio, perito di Crema in Lombardia, il quale dovrà stabilire se effettivamente dalle immagini si possono effettivamente vedere e riconoscere le persone all’interno dell’auto, se quel giorno Loris rimase in casa e se, dunque, la mamma abbia predisposto una messa in scena per coprire il delitto che, secondo la tesi dell’accusa, fatta propria dal Gip, sarebbe avvenuto per strangolamento con una fascetta di plastica, in un impeto d’ira perché Loris voleva accompagnarla al corso di cucina e non le permetteva di uscire.
Che Veronica non abbia detto la verità è convinzione anche del marito Davide Stival, il cui avvocato ha dichiarato apertamente che il suo assistito ha visto cose diverse da quelle dichiarate da Veronica e, per il momento, conferma di non voler vedere la moglie.