ROMA (ITALPRESS) – “E’ un segnale importante la presenza massiccia delle squadre italiane in Europa. Negli ultimi anni l’assenza delle italiane nelle fasi più avanzate delle coppe europee ha penalizzato fortemente la Serie A. Siamo molto soddisfatti e crediamo che non sia un caso”. Così Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1. Capitolo seconde squadre: “Puntiamo già nel prossimo consiglio federale di dopodomani ad apportare ulteriori modifiche al regolamento per rendere concreta la possibilità che più squadre, oltre alla Juve, possano avere una squadra anche Lega Pro”, ha aggiunto il numero uno dei club. Che ha anche affrontato il tema dell’ingresso dei fondi e della ricerca dell’advisor:”Siamo in una fase istruttoria, abbiamo ricevuto molte proposte. Ora siamo al momento in cui il consiglio dovrà esaminare i possibili advisor, proporre una rosa all’assemblea, che poi dovrà individuare quale advisor accompagnerà la Lega nell’analisi delle varie offerte. I tempi sono di due-tre settimane”. Spinoso il capitolo circa la Supercoppa in Arabia Saudita: “Ricordo che la Serie in A già è andata tre anni fa in Arabia. Lo sport è sempre stato uno strumento per promuovere valori a tutti i livelli. L’importante è che, laddove ci fossero dei contesti con ombre, la manifestazione sportiva non diventi una forma di endorsement rispetto a scelte politiche non condivise. Ricordiamoci però che l’Italia continua ad avere rapporti con l’Arabia a tutti i livelli. Da quando è nata la Supercoppa, si è giocata all’estero: negli Stati Uniti, in Cina, in Qatar, è un’occasione per esportare il calcio italiano facendolo vedere in tutto il mondo. I tifosi sono sempre al primo posto, ma ci sono tifosi in tutto il mondo”. Casini dice la sua anche sulla mancanza di uniformità del Var: “E’ un punto centrale, abbiamo apprezzato le dichiarazioni del neo-presidente Aia Pacifici, ha invocato l’adozione di un protocollo comune anche con altre federazioni. La Serie A lo ha chiesto a fine dicembre: il Var è qualche anno che c’è, è uno strumento da difendere, ma sono d’accordo che è tempo di adottare un nuovo protocollo comune per ridurre il più possibile le difformità”. Non meno problematico il capitolo degli stadi in Italia: “Rappresentano il principale ritardo della Serie A rispetto al resto d’Europa, è la nostra priorità. Le cause sono anche di sistema, abbiamo chiesto un aiuto al governo non solo per le risorse, ma soprattutto per velocizzare le procedure, ora sono troppo lente, farraginose, intervengono tante amministrazioni. Gli Europei 2032 sono un’occasione eccezionale, speriamo di coglierla, ma non può essere l’unica ragione per accelerare sugli stadi”. Infine, Casini si sofferma sui soldi spesi per i procuratori: “L’intento è quello di recepire in Italia il prima possibile il regolamente Fifa, che ha posto dei tetti e dei paletti alle commissioni, che effettivamente sono diventate eccessive”.
– foto LivePhotoSport –
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