Caronte&Tourist, amministrazione giudiziaria per affari con la ‘ndrangheta

Per la società di navigazione che opera sullo Stretto di Messina, “Caronte & Tourist” è stata disposta l’amministrazione giudiziaria per sei mesi.

La Dia, coordinata dalla locale Procura distrettuale della Repubblica, ha eseguito un provvedimento emesso dal Tribunale di Reggio Calabria.

La società valutata mezzo miliardo di euro, è accusata di aver agevolato esponenti della ‘ndrangheta.

I dettagli dell’operazione, denominata “Scilla e Cariddi”, saranno forniti nel corso di una conferenza stampa alla quale parteciperanno il procuratore Capo della Procura di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, e il direttore della Direzione Investigativa Antimafia, Maurizio Vallone.

Nell’ambito della stessa operazione è scattato anche un sequestro di beni del valore di circa 800.000 euro: i destinatari del sequestro sono Massimo Buda (dipendente della società) e il padre, Santo Buda, appartenente all’omonima famiglia di Villa San Giovanni, federata, secondo gli inquirenti, alla cosca Imerti-Condello.

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