A distanza di due mesi dalla morte di Viviana Parisi e di suo figlio, il piccolo Gioele, le indagini convergono sempre di più sull’ipotesi di aggressione di animali e (nello specifico) di un branco di cani, ipotesi sostenuta anche dai legali della famiglia Parisi.
Gli investigatori ripartono in particolare dai morsi sul corpo della donna, in particolare uno sul gomito (che potrebbe rappresentare un segno di difesa), oltre che dalle due nuove impronte rilevate sul traliccio a seguito di nuove procedure e che ora dovranno essere analizzate dalla scientifica.
Le indagini dovranno anche stabilire il percorso fatto da Viviana in quella tragica notte, con l’avvocato Claudio Mondello che sostiene la tesi di una “azione improvvisa” che avrebbe separato madre e figlio e potrebbe spiegare il loro ritrovamento a 800 metri di distanza. Tutte le piste restano aperte.
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