Caro presidente Zamparini la fiducia va conquistata giorno per giorno
Oggi Zamparini quindi chiede fiducia ai tifosi, ma la fiducia nel calcio va conquistata giorno per giorno.
di Ignazio Aragona
Un pò di onestà intellettuale non guasterebbe. Zamparini è un grande leader e di conseguenza è anche molto accentratore. Oggi chiede fiducia ai tifosi rosanero dopo le gioie e i dolori, dopo i traguardi raggiunti e le grandi delusioni. Palermo è la quinta città d’Italia per numero di abitanti, una delle più importanti città al mondo con una cassa di risonanza non da poco a livello mondiale, certo un pò inferiore ad una città come Napoli ma molto più visibile di realtà come Genova (Sampdoria) e Verona che hanno vinto scudetti o Udine. Eppure sembra impossibile pensare che un giorno anche il Palermo riesca a concorrere per certi traguardi.
Il Palermo forse è diventato (o lo è sempre stato) un giocattolo e i tifosi appaiano in balia delle scelte del presidente, “paurose” (di retrocedere per sua ammissione) come quella dell’esonero di Mangia o “di pancia” come gli esoneri di Guidolin e Rossi.
Zamparini quindi chiede fiducia ai tifosi, ma la fiducia nel calcio va conquistata giorno per giorno mostrando un progetto serio, anche limitato ma coerente. Il rischio più grande quando Zamparini andrà via da Palermo sarà quello di avere gli stessi problemi che ha avuto il Venezia dopo l’abbandono del “patron”. E questo non solo perchè pochi o nessun imprenditore manifesta interesse per la società di viale del Fante, ma anche e soprattutto perchè nessuno potrebbe essere interessato ad acquisire una società demolita.
Molti tifosi, più che altro quelli con un’età più avanzata, preferiscono chiudere gli occhi, accecati dall’amore per i colori rosanero, ma il “tirare a campare” o il “finchè c’è la serie A godiamocela ad occhi chiusi” è la strada corretta? Il rischio grande è che si potrebbe arrivare a catastrofiche conseguenze come il ripartire da serie di molto insferiori (vedi Messina) o alla scomparsa della Us Città di Palermo. La speranza è quella di sbagliarsi ma è solo una speranza, dettata dall’amore per questa città.
Forse dovremmo concentrarci più su quello che Zamparini può ancora essere interessato a dare a questa città e su cosa ha bisogno adesso il calcio palermitano. Lo stadio ed un nuovo presidente dopo Zamparini sono il sogno. Che la bravura del grande imprenditore si concentri anche su questo, per dare un futuro e non solo un presente alla società rosanero che oggi, dopo la demolizione di questi mesi vale indubbiamente meno di quanto valesse lo scorso anno, e per restare nella storia di Palermo come un uomo senza macchia (quale lei è), ma soprattutto come “tifoso rosanero acquisito” e non come “imprenditore“.