“Il problema del caro voli non può essere l’appuntamento fisso di ogni vigilia di Natale per poi cadere nel dimenticatoio il 7 gennaio. Il problema è serio perché penalizza la Sicilia e crea gravi disagi a livello sociale ed economico. Per noi industriali questo è un periodo “caldo”, in cui si chiudono contratti con le aziende e si prepara l’attività dell’anno successivo: le trasferte – anche non programmabili – per Roma e Milano non possono costare circa 600 euro. O, magari, non è possibile non trovare posto perché i collegamenti sono insufficienti”.
Antonino Lo Coco, presidente dell’Unione Industriali di Palermo aderente a Confcommercio, lancia un grido d’allarme che si unisce a quello di altre categorie fortemente danneggiate.
“Il ricorso all’Antitrust, annunciato dal presidente della Regione, è sicuramente un primo atto importante – prosegue Lo Coco – ma il problema andrà affrontato con atti concreti, nei modi e nelle sedi opportune, a cominciare dal 7 gennaio in modo da arrivare alla soluzione prima del prossimo Natale. È necessario stabilire dei tetti massimi ai prezzi dei biglietti e tenere conto anche del prezzo medio applicato dalle compagnie dal primo gennaio al 30 novembre. In ogni caso, va cancellato questo gap che genera problemi economici non indifferenti agli industriali”.
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