La redazione de L’altra Sciacca ha inviato una lettera che affronta il tema delle barriere architettoniche. Sul banco dell’accusa ci sono: carnevale di Sciacca e accesso ai disabili. “Le difficoltà di vivere e spostarsi in questa città – è scritto – per chi ha difficoltà motorie o disabilità è stata più volte dibattuta, ricordiamo le battaglie di Totò Allegro cui abbiamo pure contribuito in passato. Siamo stati da sempre sensibili al tema e vorremmo che a sensibilizzarsi fossero anche gli nostri amministratori/organizzatori del carnevale quando penseranno a mettere in piedi la prossima manifestazione estiva.
Tutto nasce dalla segnalazione di un foto reporter della testata, Davide Cumbo, il quale prendendo spunto da una foto che ritrae una carrozzina sollevata a braccia, ha voluto scrivere alcune considerazioni sulla possibilità per chi ha problemi di mobilità di godersi il carnevale di Sciacca, da tutti decantato come “il più coinvolgente d’Italia”. “Io vorrei non vedere più una scena simile. – ha scritto il reporter – Se c’è lo spazio per le bancarelle con spazi lecitamente concessi e illecitamente accaparrati e non vigilati, deve esserci anche spazio per loro.
Con loro intendo primariamente disabili, anziani, famiglie con passeggino al seguito e secondariamente persone che non si sentono a proprio agio a vivere la festa nella bolgia, ma che comunque hanno la voglia e gli deve essere riconosciuto il diritto, di godere dell’allegria e dello spettacolo che la festa offre. Con spazi, intendo spalti, tribune, da allestire e collocare in luoghi idonei allo scopo lungo il corso della sfilata, ad esempio nella piazzetta dalla quale si può accedere da vicolo Bevilacqua, in Piazza matrice e in quella retrostante la Matrice, poi ancora nello spazio antistante il Circolo di Cultura, Piazza Carmine e Piazza Mariano Rossi”.
La regolamentazione della sfilata è un tarlo che gli organizzatori si portano da sempre, che non sia successo mai niente in alcuni momenti in cui la folla si riversa nel percorso dei carri, sembra quasi un miracolo che si ripete ogni anno. Ma, se il nostro è un carnevale “senza transenne”, non vuol dire che chi non può muoversi autonomamente non può avere il diritto di godere a pieno della festa. Abbiamo visto i ragazzi delle associazioni e delle cooperative del terzo settore contribuire all’inizio della festa con la manifestazione “Coriandoli di Solidarietà”, adesso vorremmo che questi ragazzi, come gli anziani, come tutti quelli che hanno difficoltà motorie possano finalmente accedere alle sfilate del nostro Carnevale senza rimanere travolti dalla folla.
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