Il carnevale di Acireale si è concluso e sono voluti salire tutti, ma proprio tutti, sul palco del «Più Bel Carnevale di Sicilia» per ricevere l’applauso del popolo in maschera presente in piazza e sul web. Per la prima volta i maestri “carristi” di Acireale si sono mostrati pubblicamente insieme, «perché al di là del concorso istituzionale ciascuno di loro è vincitore assoluto del successo di questa manifestazione ed è parte essenziale della grande famiglia del Carnevale» ha affermato Antonio Belcuore, presidente della Fondazione che ha messo in piedi un evento che ha richiamato oltre 200mila presenze durante le otto giornate di festa.
La classifica dei carri allegorici di prima categoria del carnevale di Acireale annunciata dal direttore artistico Giulio Vasta, vede vincitore il Cantiere Messina con la sua opera “Dillo in Italy”, che ironizza sull’invasione dei termini inglesi nella lingua italiana; secondo classificato il Cantiere Ardizzone con il carro “Giustizia all’italiana”; e terzo posto per il Cantiere Principato-Cavallaro e il suo “Essere o non essere”.
Il verdetto per la seconda categoria vede primi i “Malavoglia d’Europa?” dell’associazione culturale Leotta-Racit); secondo “Noi Bimbi” dell’associazione culturale Alberto Amico; terzo “Loro non si divertono” dell’associazione culturale Mario Scan. Premiate anche le maschere isolate “Chimera” di Riccardo Riolo e Luigi Parlato e i carri in miniatura “Bulli & Pupe” di Santi e Aurora Privitera. In giuria 20 componenti che hanno espresso i propri giudizi e stilato la classifica.
«Secolo dopo secolo, fin dalla sua nascita nel 1594, il Carnevale di Acireale continua a stupire il pubblico – ha commentato il presidente Antonio Belcuore – la nostra arte della cartapesta non conosce tempo, ed è riuscita a evolversi con risultati straordinari anche in quest’epoca dell’innovazione digitale». Bilancio positivo anche per il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo: «Il lavoro della giuria è stato arduo, tutti avrebbero meritato il primo posto. La tradizione della cartapesta continua a guardare al futuro con l’impiego di tecniche sempre più sofisticate».
«L’Amministrazione comunale non può che essere grata alla Fondazione per il lavoro svolto – ha aggiunto l’assessore al Turismo Antonio Coniglio – . Le opere sono state all’altezza della tradizione e i concorsi collaterali crescono sempre più».
E, dopo il carnevale di Acireale appuntamento alla Festa dei Fiori, il “Carnevale in primavera” che dal 27 al 29 aprile 2018 vedrà protagonisti i carri allegorici in un’elegante veste floreale, declinando con il profumo dei garofani il tema “Delle civiltà e popoli del Mediterraneo”.
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