Carini. Tentano di appiccare un incendio a Montagna Longa, piromani fotografati e arrestati
Una sequenza di scatti inequivocabile. Due piromani fotografati e arrestati assieme al mandante dell’incendio.
Martedì 11 settembre. Poco dopo le quindici. Località Montagna Longa-Cannizzola. Territor…
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di redazione
Una sequenza di scatti inequivocabile. Due piromani fotografati e arrestati assieme al mandante dell’incendio.
Martedì 11 settembre. Poco dopo le quindici. Località Montagna Longa-Cannizzola. Territorio di Carini, in provincia di Palermo. Due giovani in sella ad una Vespa escono dalla stalla di un pastore e iniziano a smanettare per le campagne. Gli uomini del Nucleo operativo provinciale del Corpo forestale hanno ricevuto una segnalazione: c’è qualcuno che accatasta rifiuti e vecchie cassette di legno nei terreni limitrofi al suo. Le guardie si sono appostate con tanto di binocolo e macchina fotografica. Lo scooter ferma la marcia. Il passeggero scende con un involucro in mano. Si avvicina ad alcune sterpaglie. Poi, risale in sella. I due giovani vanno via. Pochi istanti dopo gli arbusti secchi sono in fiamme. A pochi metri dal rogo c’è un bosco di conifere. Solo l’immediato intervento degli uomini del Corpo forestale evita che l’incendio si propaghi.
Nel frattempo lo scooter è stato bloccato lungo la strada provinciale Carini-Montelepre. Alcune ore dopo la vicenda è già ricostruita. I due piromani sono Francesco Scicolone, diciottenne, e C.B., appena quindicenne. Avrebbero agito su mandato del pastore, Giuseppe Mannino, 29 anni, proprietario assieme al padre della stalla da cui è partito scooter. Sarebbe stato lui a chiedere ai due ragazzi di entrare in azione. Voleva ripulire in fretta il terreno dove fa pascolare le sue pecore.
Un quadro fin troppo chiaro confermato dagli interrogatori dei protagonisti. Da qui la richiesta di fermo eseguita dalla sezione di polizia giudiziaria del Corpo forestale su richiesta del pubblico ministero Geri Ferarra.