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Carini, sequestrati a Salvatore Cataldo beni per 13 mln di euro

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di redazione

Salvatore Cataldo, 63 anni, ritenuto membro della famiglia mafiosa di Carini, è stato condannato anche per l’occultamento del cadavere di Giovanni Bonanno, vittima della lupara bianca. Avrebbe nascosto anche i corpi di di Antonino Failla e Giuseppe Mazzamuto. Ora la polizia mette i sigilli al suo impero economico. L’Ufficio misure di prevenzione-Sezione patrimoniali della questura di Palermo e il Gico della guardia di finanza hanno sequestrato beni per 13 mln all’imprenditore, il cui coinvolgimento e’ stato evidenziato dai collaboratori di giustizia, Francesco Briguglio e Gaspare Pulizzi, che hanno riferito dei suoi rapporti con i fratelli Pipitone, ritenuti esponenti di vertice del clan di Carini. La circostanza e’ stata riscontrata dalle indagini della Mobile e si sono concluse con l’operazione ‘Addio pizzo 5′, che ha portato al suo arresto, avvenuto il 13 dicembre 2010, insieme ad altre 62 persone. Accertato il coinvolgimento di Cataldo nelle attivita’ estorsive, ma anche in gravi fatti di sangue. L’uomo si sarebbe reso responsabile, secondo gli investigatori, dell’occultamento del cadavere di Giovanni Bonanno, vittima della ‘lupara bianca’, i cui resti vennero ritrovati nel 2008, in un terreno di pertinenza di un’impresa di costruzione che faceva capo allo stesso Cataldo. Nel 1999, invece, avrebbe nascosto i cadaveri di Antonino Failla e Giuseppe Mazzamuto, uccisi su ordine dei Lo Piccolo, proprio nell’abitazione dell’imprenditore. Tra i beni sequestrati spiccano sette aziende, quasi tutte operanti nel campo dell’edilizia nel territorio di Carini : l’individuale Cataldo Salvatore, con sede in via dei Limoni, la Edil Group 88 di Salvatore Cataldo e company, con sede in via Roma, la ‘D.C.C. S.R.L.’ di via Torretta, la ‘NUOVA COSTRUZIONI DI Rosalia Sparacio e company di via Verona, la ‘GIVI COSTRUZIONI S.R.L.’ di via dei Limoni, la ‘4 MORSI SNACK & BAR di Andrea CATALDO e company con sede sulla Strada Statale 113, e con identica sede la ‘AMICI di Daniele Tranchina & C. Il sequestro colpisce le società, attraverso le quali, dicono gli investigatori, Salvatore Cataldo perseguiva interessi patrimoniali mafiosi; ma anche 27 immobili, tra cui due ville con piscina, rispettivamente di 12 e 15 vani; infine, cinque conti correnti e 19 autoveicoli.

Redazione

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