Carini, sei condanne per mafia

Si è conclusa l’udienza preliminare dell’inchiesta su mafia e droga nella zona del carinese, sfociata in un’operazione con 11 arresti il 15 novembre del 2011. Sei imputati hanno patteggiato la pena, m…

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di redazione

Si è conclusa l’udienza preliminare dell’inchiesta su mafia e droga nella zona del carinese, sfociata in un’operazione con 11 arresti il 15 novembre del 2011. Sei imputati hanno patteggiato la pena, mentre il vecchio boss Calogero Passalacqua non sarà processato, perchè è deceduto il mese scorso all’età di 81 anni.
I condannati sono il tunisino Fahd Ayari, Grazia Caruso, Vito Caruso, Rosaria Grippi, Salvatore Rugnetta e Cosimo Vermiglio. Hanno avuto tutti un anno e otto mesi, tranne Vito Caruso, condannato a tre anni e quattro mesi. Il rito speciale, stabilito d’intesa fra la Procura e i legali degli imputati ha consentito a tutti di fruire degli sconti di pena.
Il gup Lorenzo Matassa ha invece mandato sotto processo la figlia trentanovenne del capomafia, Margherita Passalaqua e il marito Salvatore Sgroi, assieme a Giuseppe Barone, Antonino Buffa, Giuseppe Caruso, Croce Frisella, Gianfranco Gricoli, Giacomo Lo Duca, Croce Maiorana, Giuseppe Pecoraro, Pietro Sgroi ed Ettore Zarcone.
L’accusa è di estorsione e danneggiamenti.
L’inchiesta era sfociata con 21 arresti lo scorso anno. I militari avevano messo sotto osservazione, riempendo i paraggi di telecamere e microspie, proprio l’abitazione di Passalaqua e avevano ricostruito una serie di attività della cosca carinese. L’anziano boss che era agli arresti domiciliari per motivi di salute, non rinunciava ad essere molto attivo nell’organizzazione, sopratutto dopo la cattura dei Lo Piccolo e con l’avallo di Mimmo Raccuglia, arrestato alcuni mesi dopo.
Si era circondato di persone fidatissime: la figlia Margherita, il genero Salvatore Sgroi e Gianfranco Grigoli un muratore vicino di casa, e il pizzo alle grosse imprese della zona, da Carini a Isola delle Femmine.