Scioperano da una settimana gli operai della Effedi, la società che produce veicoli industriali per la raccolta dei rifiuti a Carini (Pa), contro l’ipotesi di vendita dell’azienda alla BSI di Ortona e il relativo trasferimento della produzione. C’è preoccupazione tra i dipendenti, riuniti anche stamattina davanti i cancelli della fabbrica, per la perdita dei posti di lavoro: la vendita per loro è sinonimo di chiusura. Sono 69 in tutto, di cui 30 in cassa integrazione straordinaria dal mese di luglio.
“Da un anno le banche non concedono mutui nè finanziamenti – dice Franco Catalvo della Rsu Fiom della Effedi – ma le commesse ci sono. È una situazione assurda”. Intanto il titolare della Effedi Carlo D’Angelo con una lettera, indirizzata ai sindacati, ha comunicato di aver avviato le procedure di cessione del ramo d’azienda.
“Ma nella lettera non è menzionata la società con cui avrebbe avviato le trattative – dice Francesco Piastra della segreteria provinciale della Fiom di Palermo – Affronteremo la questione nell’incontro di venerdì in Prefettura perchè a Carini ci sono le condizioni per continuare a produrre, salvaguardando i posti di lavoro”.
Sulla vertenza sono previsti due incontri. Il 3 novembre è in programma un’audizione in Commissione attività produttive dell’Assemblea regionale siciliana, mentre il 4 è stato convocato un incontro in Prefettura.
(Teleoccidente)
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