Carini, nuovo sequestro al proprietario di Porto Rais

Prima il sequestro, poi le fiamme e ora il nuovo sequestro. Dopo l’hotel Portorais la procura di Palermo blocca un altro bene di Giovanni Marchese. Il provvedimento, chiesto dal pubblico ministero Cal…

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di redazione

Prima il sequestro, poi le fiamme e ora il nuovo sequestro. Dopo l’hotel Portorais la procura di Palermo blocca un altro bene di Giovanni Marchese. Il provvedimento, chiesto dal pubblico ministero Calogero Ferrara e firmato dal giudice per le indagini preliminari Giangaspare Camerini, colpisce la sede della Img srl di via Collegio del Romano nel quartiere Uditore. Si tratta della stessa società titolare dell’albergo distrutto nei giorni scorsi da un incendio doloso nella costa di Carini. Nel febbraio scorso, nell’ambito della curatela fallimentare, era scattato il sequestro per equivalente della struttura. Marchese, rappresentante legale della Img, secondo l’accusa, avrebbe organizzato un’evasione per un milione di euro. L’incendio ha ridotto il valore dell’albergo e il pm ora ha proposto il nuovo sequestro. Il provvedimento, chiesto dal pubblico ministero Calogero Ferrara e firmato dal giudice per le indagini preliminari Giangaspare Camerini, toglie all’imprenditore uno dei beni che recentemente gli erano stati dissequestrati. Il sequestro arriva dopo l’incendio di Carini perché il valore di Portorais a seguito del rogo, spiegano dalla Procura, si è notevolmente ridotto. L’incendio è l’ ultima vicenda, in ordine di tempo, che colpisce il complesso Portorais. Nel 2006 la struttura è stata data in affitto alla società “Sport club srl”. Nel 2010 è arrivato il fallimento della ditta e a dicembre la chiusura. Nel febbraio scorso era scattato il sequestro per equivalente, nell’ ambito della curatela fallimentare, richiesto dal pm Gery Ferrara. L’ azienda coinvolta dal provvedimento è la “Img srl”, impegnata nel settore immobiliare e titolare dell’ albergo: rappresentante legale dell’ impresa è Giovanni Marchese. I finanzieri hanno scoperto che avrebbe messo in atto, insieme con la moglie Lucia Guccione, un’ evasione per un milione di euro. Le indagini, che risalgono al 2008, hanno messo in luce anche una storia di abusivismo che la società proprietaria stava cercando di sanare. Qualche giorno fa il sequestro, che includeva altre proprietà riconducibili a Marchese e alla moglie, era stato parzialmente ridotto: il provvedimento era di fatto rimasto in piedi solo per “Portorais”. Lunedì il pm Ferrara ha anche disposto il sequestro della struttura andata distrutta per portare avanti le indagini per risalire all’identità di chi ha appiccato le fiamme.