Natale triste per i 65 lavoratori della Effedì di Carini, l’azienda che produce gasoloni lungo la statale 113. Il proprietario dello stabilimento, Carlo D’Angelo, ha messo in ferie forzate per due settimane tutti gli operai ancora in servizio, rispetto a quelli giò in cassa integrazione straordinaria fino al prossimo mese di marzo. Per le rsu di base si tratta di una ritorsione che il titolare ha voluto fare ai dipendenti, dopo il fallimento delle trattative di vendita con una società di Ortona che alla fine, avrebbe dato forfait a D’Angelo, perché preoccupata delle rimostranze in atto dei lavoratori. Ma c’è di più, D’angelo avrebbe anche avviato le procedure per mettere in mobilità gli operai e procedere alla chiusura dello stabilimento. La Effedi, leader nella produzione di piccoli veicoli industriali per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, era stata aperta 30 anni. La sua attività è rimasta fiorente per decenni, ma negli ultimi mesi, aveva cominciato a manifestare ai lavoratori problemi di liquidità e quindi la necessità di cedere l’insediamento produttivo soprattutto per l’ostilità delle banche che non gli avrebbero più concesso regolarmente il credito necessario per l’acquisto delle materie prime. Affermazione, quest’ultima, smentita qualche mese fa nel corso di un vertice in Prefettura. Oltre alla società di Ortona, ad essere interessata all’acquisto dell’azienda c’era un’aziendai di Siracusa, con cui la proprietà ha interrotto avrebbe fatto naufragare ogni trattativa. Adesso arriva l’ennesima decisione, giustificata con la carenza di commesse. L’azienda ‘ scrive in una nota inviata ai sindacati ‘ nonostante il ricorso alla cassa integrazione straordinaria attivata a marzo, ritiene che non ci siano le condizioni per mantenere i livelli occupazionali e garantire le attività e l’impiego dei lavoratori. Ma i lavoratore non ci stanno, smentiscono il titolare, affermando addirittura che D’Angelo avrebbe rifiutato commesse e che le finanze dell’azienda sono più che solide. Dal 29 gennaio, i lavoratori, per protesta cominceranno a presidiare permanentemente lo stabilimento. Lo hanno deciso stamani al termine di un incontro con i sindacati. Intanto, per Francesco Piastra, della fiom di Palermo, la vertenza della effedì può essere risolta solo affrontando il rilancio dell’intero polo industriale di Carini. Chiediamo ‘ dice ancora Piastra ‘ l’intervento dell’assessorato regionale alle attività produttive e di Confindustria. Lanciamo un appello per valutare soluzioni alternative.
(Teleoccidente)
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