Carini. Giapponesi all’Ansaldobreda per acquisto del 50% delle azioni

Osservatori della multinazionale Hitachi -azienda giapponese che dagli anni ’20 costruisce treni- in visita agli stabilimenti dell’Ansaldobreda di Carini. L’interesse dei nipponici è reale ma ancora n…

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di redazione

Osservatori della multinazionale Hitachi -azienda giapponese che dagli anni ’20 costruisce treni- in visita agli stabilimenti dell’Ansaldobreda di Carini. L’interesse dei nipponici è reale ma ancora non è stata fatta un’offerta, per l’Hitachi sarebbe l’occasione giusta per entrare nel mercato europeo del materiale rotabile. Si parla dell’acquisto del 50% del pacchetto azionario, che arriverà al 70% dopo un anno. L’operazione la sta conducendo Finmeccanica (il gruppo industriale che che controlla l’Ansaldobreda, e che ha come azionisti di riferimento il ministero del Tesoro). Nello stabilimento di Carini non mancano le commesse. Gli operai però chiedono alla società migliori condizioni di sicurezza e di potenziare il sito produttivo. I sindacati hanno infatti accolto l’arrivo dei giapponesi con freddezza: ‘Invece di pensare a nuovi investitori -dice Francesco Piastra, della segreteria provinciale Fiom- Finmeccanica dovrebbe puntare al rilancio del settore, integrando Ansaldobreda e Ansaldo STS. Per quel che riguarda Carini -aggiunge Piastra- il gruppo nazionale pensi a investire sullo stabilimento, per garantire occupazione e sviluppo sul territorio siciliano’ Per il presidente di Confindustria Palermo, Alessandro Albanese, ‘l’eventuale presenza di un investitore internazionale nell’area industriale di Carini potrebbe rilanciare gli investimenti ed è anche utile agli operatori locali’