Carini, cedimenti a Monte Columbrina per il terremoto

La scossa tellurica delle 8,20, registrata a Palermo e provincia ha provocato il distacco di pietre calcaree da Monte Columbrina, nel territorio comunale di Carini. Fortunatamente, l’episodio, ha inte…

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di redazione

La scossa tellurica delle 8,20, registrata a Palermo e provincia ha provocato il distacco di pietre calcaree da Monte Columbrina, nel territorio comunale di Carini. Fortunatamente, l’episodio, ha interessato un’area priva di abitazioni sottostanti, quindi non ha arrecato alcun danno a cose o persone. Il sisma che è stato fortemente sentito dalla popolazione di Carini, ha provocato anche il crollo di un cornicione dalla torre dell’acqua di Via Capri, nella frazione di Villagrazia. Massima allerta della protezione civile nazionale che è intervenuta per l’evacuazione delle scuole.Il sindaco Giuseppe Agrusa, ha effettuato dei sopralluoghi sia negli edifici scolastici, che in via Don Luigi Sturzo, importante arteria viaria che delimita l’area industriale e che si trova a valle di Monte Columbrina, laddove, 6 anni fa, grossi massi si distaccarono dalla parete rocciosa provocando enormi danni ad abitazioni sottostanti e ad automobili parcheggiate nell’area. Per la pericolosità del sito, da allora vige un’ordinanza di sgombero delle case e la chiusura al transito di un tratto di strada. Nel contempo fu avviato l’iter per la messa in sicurezza di Monte Columbrina, attraverso formale richiesta all’assessorato regionale al territorio e ambiente. Il 10 luglio del 2010, l’ufficio del commissario straordinario delegato per la realizzazione degli interventi per la mitigazioni del rischio idrogeologico, ha ottenuto un finanziamento di 1 milione di euro per la creazione delle opere paramassi nella parte più pericolosa del costone rocciosa; ma ad oggi, a distanza di quasi due anni, lo stesso ufficio ha proceduto solo all’incarico per la progettazione degli interventi. Per il sindaco Agrusa si tratta di negligenza che potrebbe determinare problemi di maggiore entità e seri rischi per l’incolumità pubblica. LE INTERVISTE NEL TG