Carenza di personale Regione, Foti: “Il Governo attinga dagli idonei concorso CPI”
Il 29 dicembre 2021, la Regione Siciliana ha indetto diversi concorsi pubblici, per titoli ed esami, per il reclutamento a tempo indeterminato, per vari profili e categorie, di 1.124 unità di personale non dirigenziale per gli uffici dell’Amministrazione regionale e per il reclutamento a tempo indeterminato di 46 agenti del Corpo Forestale della Regione Siciliana, categoria B, posizione Economica B1.
Il 26 maggio 2022 è stato pubblicato l’elenco degli idonei alla prova scritta a 176 unità (Cat. C) – Profilo CPI-IAC – Istruttore Amministrativo-Contabile, relativo al concorso pubblico per il potenziamento dei Centri per l’Impiego della Regione Siciliana.
Il citato elenco conta circa 1.600 candidati idonei alla posizione di Istruttore-Amministrativo Contabile, rispetto ai 176 posti messi a bando per i Centri per l’Impiego.
Tenendo conto che la Regione Siciliana mostra un’evidente carenza di personale (1.004 unità relative alla categoria D e 584 per la categoria C), Attiva Sicilia chiede che il Governo attinga dall’elenco idonei del concorso CPI.
“Da uno studio curato dall’ANCI Sicilia sembrerebbero mancare all’appello oltre 5 mila e 500 istruttori, oltre 3 mila e 500 funzionari e un numero preoccupante di dirigenti – spiega Angela Foti. – La modalità di reclutamento tramite lo scorrimento delle graduatorie rappresenta la regola generale. Oltre che finalità primaria di riduzione dei costi gravanti sulle amministrazioni per la gestione delle procedure selettive. Mentre l’indizione di un nuovo concorso rappresenta un’eccezione che richiede un’apposita e approfondita motivazione.
Per tali ragioni ho chiesto al Governo, in relazione alle vacanze di organico dei dipartimenti regionali, se intenda attingere dall’elenco idonei alla prova scritta a 176 unità (Cat. C) – Profilo CPI-IAC – Istruttore Amministrativo-Contabile. Nonché se vi sia l’intenzione di esaurire l’elenco idonei de quo anche attraverso l’utilizzo dello stesso presso gli enti regionali e gli Enti Locali, attraverso gli opportuni accordi”.