Carcere Caltagirone, Compagnone (Mna): “Situazione allarmante”
L’aggressione subita ieri da un agente di polizia penitenziaria presso il carcere di Caltagirone deve far riflettere sulle condizioni di emergenza in cui versa da tempo la struttura a causa della carenza di personale” ad affermarlo è il deputato regionale autonomista Giuseppe Compagnone che prosegue: “Esprimo, a nome di tutto il Movimento per la nuova autonomia, la massima solidarietà all’agente colpito ed a tutti i colleghi che ogni giorno lavorano all’interno di una struttura dalla gestione particolarmente difficile come quella di Caltagirone dove è stato aperto un nuovo padiglione senza dare seguito alle necessarie assunzioni di personale. Basti pensare che a fronte di una necessità immediata di 30 agenti – precisa Compagnone – con le assegnazioni dell’ultimo concorso sono arrivati a Caltagirone solo 8 poliziotti. E’ chiaro che così non è possibile andare avanti.”
“Sono in contatto in queste ore con il referente del sindacato Sinappe – prosegue Compagnone – che mi ha espresso tutta la preoccupazione anche in funzione della gestione di diversi detenuti con problemi psichiatrici, trasferiti nel carcere di Caltagirone dopo la chiusura dell’OPG di Barcellona Pozzo di Gotto. A pochi chilometri dal Carcere c’è la REMS di Caltagirone ma è piena. La Regione Siciliana è a lavoro con il Provveditorato regionale amministrazione penitenziaria per aumentare il numero di Rems in Sicilia, che attualmente sono solo 2. Su questo aspetto occorre premere l’acceleratore.”
“Con il Movimento Nuova Autonomia ci faremo parte attiva per risolvere al più presto queste criticità e restituire agli agenti di Polizia Penitenziaria di Caltagirone il diritto di lavorare serenamente” conclude Compagnone.