Carabinieri accusati di stupro a Firenze, il più giovane è palermitano

Uno dei due carabinieri accusati di stupro dalle due studentesse americane a Firenze è palermitano. Si chiama Pietro C., 32 anni. Non si è ancora presentato in procura per rispondere alle domande dei pm.

Il collega del militare trentenne, Marco C., oltre cinquant’anni, di Prato, si è già presentato davanti ai magistrati con il suo avvocato. Ha ammesso di avere avuto un rapporto sessuale con una delle due ragazze.

“Il carabiniere sarà sentito nei prossimi giorni – ha detto il procuratore di Firenze – e se non viene sarà convocato”.

Stando al racconto delle due ragazze, i due militari sarebbero intervenuti insieme ad altre pattuglie per disordini in una discoteca nei pressi del piazzale Michelangelo a Firenze. Qui avrebbero incontrato le ragazze.

Le avrebbero fatte salite sull’auto di servizio offrendosi di accompagnarle a casa. L’auto è poi partita – erano da poco passate le tre del mattino – dirigendosi verso il centro di Firenze, raggiungendo l’abitazione dove le due studentesse vivono in affitto, poco lontano da via Tornabuoni.

Una volta arrivati, parcheggiata la vettura, uno dei carabinieri, sempre secondo la denuncia delle giovani, avrebbe abusato di una delle due ragazze nell’androne del palazzo e l’altro della seconda nella cabina dell’ascensore.

Tracce biologiche compatibili con un rapporto sessuale sarebbero state trovate dai poliziotti della scientifica nell’androne fino all’appartamento delle due ragazze. E gli esami eseguiti all’ospedale confermerebbero che le due ventenni hanno avuto rapporti sessuali.

Resta da accertare se i rapporti siano riconducibili alle violenze di cui dicono di essere state vittime o se, come affermano i legali dei due carabinieri, le ragazze fossero consenzienti.

“Quanto successo a Firenze è di una gravità inaudita. Saremo inflessibili”, ha detto il ministro della Difesa Roberta Pinotti.