Capodanno 2012, botti di fine anno portano due morti e 595 feriti
Il bilancio complessivo delle persone coinvolte negli incidenti di fine anno è di due morti e 595 feriti
Il bilancio complessivo delle persone coinvolte negli incidenti di fine anno è di due morti e 561 feriti.
Se il numero dei feriti complessivi appare in aumento (498 lo scorso anno) è da evidenziare come il numero dei feriti oltre i 40 giorni (si tratta di lesioni particolarmente gravi e con danni spesso permanenti) è inferiore rispetto allo scorso anno (35 a fronte dei 44 dello scorso anno).
I dati relativi agli incidenti verificatisi nel corso dei festeggiamenti della notte del 31 dicembre 2011 – 1 gennaio 2012 evidenziano, ancora una volta, come gli episodi più gravi debbano essere ricondotti all’uso sconsiderato di prodotti pirotecnici illegali.
Quest’anno si deve registrare tra gli incidenti una vittima a Casandrino in provincia di Napoli, deceduta per l’uso insensato di armi da fuoco e per il quale sono in corso indagini da parte della polizia; l’altro decesso è avvenuto a Roma in zona San Basilio per lo scoppio di un grosso ordigno.
Tra i 595 feriti deve essere evidenziato il dato relativo ai minori di 12 anni che è di 76 feriti.
Un altro dato che merita di essere sottolineato è quello relativo alla produzione estemporanea di veri e propri prodotti esplodenti realizzati da soggetti che si improvvisano autentici “bombaroli” rendendo più difficili i controlli ed esponendo se stessi e gli altri a gravissimi pericoli.
Un richiamo forte viene fatto affinché si vigili anche in queste ore per evitare che eventuali botti inesplosi, lasciati incautamente per le vie, vengano maneggiati, specie dai bambini più piccoli.
Nell’attività di prevenzione e contrasto, le forze di polizia impegnate hanno arrestato o denunciato 437 persone, sequestrando quasi 1200 lanciarazzi, 8 armi comuni da sparo, oltre 157 munizioni, oltre 64 tonnellate di manufatti pirotecnici , quasi 3 tonnellate di polvere da sparo, oltre 8,5 tonnellate di prodotti esplodenti artigianali e soprattutto di oltre 11.000 detonatori (lo scorso anno erano stati meno di 300)