Sono terminati venerdì 30 aprile i lavori di ricognizione, individuazione e disattivazione di alcuni ordigni bellici attorno l’Isola di Ustica da parte del Nucleo Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi (S.D.A.I.) della Marina Militare con il supporto della Delegazione di Spiaggia di Ustica e con il coordinamento della Direzione Marittima di Palermo e della locale Prefettura.
L’operazione scatta a seguito di segnalazione di un privato cittadino, all’interno della Grotta della Pastizza, in cui era stata accertata la presenza di un oggetto non identificato la cui forma poteva ricondursi ad una bomba o un proiettile di grandi dimensioni.
Dopo un primo accertamento, l’oggetto in questione si è rivelato essere un estintore, la cui rimozione è stata comunque effettuata poiché recipiente sotto pressione e potenzialmente inquinante.
Nel corso della ricognizione dei luoghi, nelle immediate vicinanze, a seguito di ulteriore segnalazione, sono stati ritrovati due proiettili di medio calibro, una bomba a mano ed una spoletta riconducibili – con ogni probabilità – all’ultimo conflitto mondiale.
La disattivazione degli ordigni è avvenuta ad oltre 3 miglia nautiche a est del porto di Ustica in modo da non interessare la preziosa Area Marina Protetta dalla deflagrazione. Questo intervento rientra nella più complessa e costante attività di monitoraggio della fascia costiera per la tutela dell’ambiente e la salvaguardia della vita umana in mare.
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