Capitan Biagianti: ‘La fascia è un motivo di grande orgoglio’
Il coraggio di esprimere un sentimento rende un uomo ancora più forte; se si tratta di un calciatore, poi, per effetto di un carattere così alla popolarità si aggiunge la riconoscenza dei tifosi per l…
di redazione
Calcio Catania: Il coraggio di esprimere un sentimento rende un uomo ancora più forte; se si tratta di un calciatore, poi, per effetto di un carattere così alla popolarità si aggiunge la riconoscenza dei tifosi per la sincerità ed il rispetto nei confronti della maglia: Marco Biagianti, in questo senso, ha sempre meritato tutto ciò che ha ricevuto, inclusa quella fascia da capitano che tornerà ad indossare nella stagione sportiva 2012/13. "Ringrazio Mariano Izco, il mister e la società – ha detto il centrocampista fiorentino – per le conferme: sarò ancora il Capitano del Catania e questo mi rende felice ed orgoglioso. Credo che, specialmente in trasferta, la fascia al braccio ti consenta di portare con te l’energia positiva di tutta una città sportiva. Gli ultimi due anni, sul piano personale, sono stati difficili: adesso ho un grande desiderio di ricominciare e sono pronto a combattere, voglio ricominciare a giocare. Costretto a rimanere a lungo fuori dal campo, ho riflettuto molto: il calcio per me è importante, si aggiunge alla famiglia, all’amore ed agli affetti più cari nell’insieme delle cose fondamentali: adesso per me, non è importante andare in Nazionale ma allenarmi. Credo di dover ringraziare medici e massaggiatori per il supporto tecnico e morale che mi hanno sempre offerto, anche nei periodi più bui. Il nuovo tecnico ed i suoi collaboratori ci hanno trasmesso subito una grande voglia di ricominciare, le prime sensazioni sono positive, c’è una splendida armonia, in gruppo. Se ricorda Zenga? Sì, in un certo senso è proprio così. Irrera? Un professionista serio ed un grande lavoratore, per noi è una fortuna averlo ancora nello staff. Mi auguro che gli uomini in più, per il Catania, possano essere proprio i giocatori reduci da stagioni travagliate, come me, Llama e Potenza, ed anche i calciatori che tornano alla base dopo aver vissuto altre esperienze, come Sciacca, Moretti, Morimoto, Augustyn ed Antenucci, per citarne alcuni. Il campionato è difficile ma credo che la nostra sia una squadra forte, pensiamo a lavorare".