Capaci. Arrestati due pregiudicati per furto di rame

Sorpresi in pieno giorno mentre tentavano di rubare rame dal vecchio stabilimento caseario Puccio di via Monsignor Siino a Capaci. I carabinieri della locale stazione hanno arrestato due pregiudicati …

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di redazione

Sorpresi in pieno giorno mentre tentavano di rubare rame dal vecchio stabilimento caseario Puccio di via Monsignor Siino a Capaci. I carabinieri della locale stazione hanno arrestato due pregiudicati palermitani Marcello Cacioppo 44 anni e Francesco Salvaggio 30 anni. Sono stati fermati dai militari che impegnati in un controllo del territorio hanno notato un furgone parcheggiato nei pressi dell’ingresso posteriore dello stabilimento caseario. Dopo aver atteso pochi minuti, i carabinieri hanno visto uscire dalla porta i due che, senza accorgersi della loro presenza, continuavano a trasportare dei grossi quantitativi di cavi in rame sino al furgone. Da un primo sopralluogo è emerso che Cacioppo e Salvaggio avevano strappato dai muri tutti i fili ed i cavi elettrici, svuotando le cassette, i quadri del comando ed i gruppi di alimentazione. Il bottino avrebbe fruttato oltre 1000 euro. I due pregiudicati una volta tratti in arresto sono stati giudicati per direttissima ed entrambi sono stati concessi i domiciliari. Dietro questi furti -si legge in una nota dell’Arma- spesso ci sono vere e proprie organizzazioni specializzate nelle incursioni e nella successiva lavorazione della materia prima. Il rame è il migliore conduttore elettrico dopo l’argento, è molto resistente alla corrosione, non è magnetico ed è riciclabile al 100%. Dopo esser stato fuso viene spedito in Estremo Oriente per la produzione di componenti elettronici. Al mercato nero ha una quotazione di circa 7 euro al chilo
Il fenomeno dei furti di ‘oro rosso’ ha assunto da tempo dimensioni preoccupanti tanto da essere istituito ‘l’Osservatorio Nazionale Sui Furti Di Rame’, il cui fine è quello di rafforzare la prevenzione dei reati e impedire l’interruzione di pubblici servizi essenziali. In città e in provincia l’azienda più colpita è l’Enel con circa 200 furti denunciati e 72.134 metri di linea elettrica asportati e le Ferrovie dello Stato, lungo le tratte ferrate in zone rurali con 25 furti denunciati e 8444 chili di rame rubati. Dall’inizio dell’anno ad oggi i carabinieri tra arresti e denunce hanno recuperato una tonnellata di rame.