Cantieri di servizio Palermo, pubblicata la graduatoria degli ammessi

Cantieri di servizio Palermo. Il Comune ha infatti pubblicato sul proprio sito internet l’elenco di chi, avendo i requisiti, è stato inserito in graduatoria: un elenco di ben 3.772 nomi, di cui quasi la metà under 35.

E’ stata pubblicata sul sito istituzionale (https://www.comune.palermo.it/noticext.php?cat=2&id=20113) la graduatoria relativa ai “Cantieri di servizio”.

In totale le persone ammesse sono 3.772, così suddivise:

– 1.572 in età compresa fra 18 e 35 anni;

– 1.284 fra 36 e 50 anni;

– 853 di età superiore ai 50 anni;

– 3 immigrati;

– 60 cittadini con disabilità.

Gli esclusi sono stati complessivamente 904, per diverse ragioni di contrasto con il bando pubblicato ad agosto (in particolare la non rispondenza fra quanto dichiarato e l’effettiva composizione del nucleo familiare oppure l’aver presentato più volte la domanda).
Coloro che ritengono l’esclusione errata potranno presentare ricorso entro il 5 novembre con le modalità riportate nell’avviso.

Cantieri di Servizio Palermo: drastico calo di domande di partecipazione rispetto al 2014

Da notare il drastico calo di domande di partecipazione rispetto al 2014, quando le candidature furono oltre 21.000. In quel caso, però, poi i Cantieri non furono avviati per mancata attivazione da parte della Regione Siciliana.

La pubblicazione della graduatoria, tuttavia, non implica automaticamente l’avvio dei Cantieri, in quanto si rimane in attesa della relativa approvazione da parte del competente Assessorato Regionale della Famiglia delle Politiche Sociali e del Lavoro. Lo stesso Assessorato ha, però, già comunicato che lo stanziamento complessivo per la Città di Palermo sarà di 4 milioni di euro.

Una volta che i programmi di lavoro saranno approvati, si procederà all’avvio materiale dei Cantieri, della durata di tre mesi, finalizzati all’integrazione o all’ampliamento dei servizi comunali,
sia con riferimento agli ordinari compiti di istituto che per far fronte a situazioni straordinarie.

Non trattandosi di rapporti di lavoro, ma di una misura regionale finalizzata al contrasto di situazioni di marginalità economica e sociale, gli importi percepiti dai partecipanti varieranno in base al reddito e alla composizione del nucleo familiare.