Cannatella presidente dell’Autorità portuale di Palermo. Il Ministro Lupi firma il decreto.

“Ringrazio il ministro per questa nomina che arriva dopo dieci mesi da commissario straordinario dell’Autorità portuale di Palermo. In un momento complesso come quello attuale, mi sento di dire che continueremo a lavorare, come abbiamo fatto finora, ma con una prospettiva di quattro anni e sempre in sintonia con le evoluzioni del mercato mondiale”.  Questo il primo commento dell’ingegnere Vincenzo Cannatella da oggi presidente dell’Autorità portuale di Palermo.

A stabilirlo il decreto n.308 firmato dal ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi visti “i pareri favorevoli espressi dall’VIII Commissione permanente del Senato della Repubblica e dalla IX Commissione permanente della Camera dei Deputati”.  “Assumo questo incarico – ha continuato Cannatella – con l’obiettivo di lavorare subito alle principali questioni da risolvere.
Voglio che Palermo diventi una base di partenza per le crociere e il suo porto un volano di crescita per un comparto fondamentale come quello turistico. Attraverso una stretta collaborazione con le istituzioni pubbliche e private già avviata, è necessario valorizzare il flusso turistico che viene dal mare con interventi che migliorino i servizi e le infrastrutture portuali, con politiche idonee a trattenere i crocieristi, e potenziando l’offerta turistica. Procede, inoltre, il lavoro per assicurare, con nuovi investimenti infrastrutturali approvati di recente, lo sviluppo della cantieristica nel porto di Palermo e in quello di Termini Imerese”.

Cannatella è consapevole che “ogni decisione oggi richiede immaginazione, innovazione, progettualità, capacità di imporre il cambiamento, in caso contrario è forte il rischio di una progressiva emarginazione e di un declino, con conseguenze devastanti per tutta l’economia isolana. Senza un sistema portuale e logistico efficiente, la Sicilia non ha futuro. Insomma, se si vuole sperare in un recupero di competitività e puntare su una politica di sviluppo, essenziale per uscire dalla crisi, non si può ignorare che il porto sia la chiave strategica per innescare un processo di rilancio complessivo”.
E ha aggiunto il neopresidente: “Il mondo cambia pelle, servono una riflessione, un approccio di sistema alla portualità che deve essere considerata una potenzialità strategica dell’intera Sicilia. Il Mediterraneo è, infatti, il corridoio naturale verso l’Europa per i traffici provenienti da Africa ed Estremo Oriente e viceversa: la Sicilia e Palermo sono porte naturali per questi traffici. Le navi del futuro avranno dimensioni tali da richiedere un sistema complessivo adeguato e noi abbiamo in programma investimenti in questo senso”.

Il programma di Cannatella include la trasparenza: “Dobbiamo mantenere alto il livello di guardia e collaborare con tutte le forze dell’ordine per rendere il loro lavoro il più efficace possibile perché la trasparenza è il modo migliore per far funzionare ogni cosa”. E non dimentica il tema dell’ambiente, “su cui siamo molto attenti e intenzionati a investire sull’elettrificazione delle banchine. L’economia del mare è uno dei principali driver di sviluppo dell’economia regionale, è una risorsa strategica ancora sottoutilizzata ma che ha tutte le potenzialità per creare crescita”.