Categories: Cronaca

Crescono le dimensioni della tragedia: oltre 300 i migranti morti nel naufragio

Palermo. – Nuova ecatombe nel Mediterraneo ed e’ bufera su Triton. Sarebbero oltre 330, secondo il racconto dei superstiti, le vittime della ultima immane tragedia. Numeri drammatici che rimandano alla strage del 3 ottobre 2013, quando le vittime del naufragio a mezzo miglio da Lampedusa furono 366. Quattro sarebbero i gommoni naufragati. Secondo i primi resoconti, 29 rifugiati sono morti assiderati domenica su uno dei gommoni. Oltre 110 sopravvissuti sono arrivati a Lampedusa, soccorsi da Guardia Costiera e un mercantile. I superstiti hanno raccontato di aver lasciato sabato la Libia, sotto la minaccia dei trafficanti armati, a bordo di gommoni e di essere rimasti in mare per giorni senza acqua nè cibo. Solo 2 persone sulle 107 a bordo di un gommone sono sopravvissute; sono 7 su 109 i sopravvissuti nell’altro. Hanno riferito anche di un quarto gommone, non ancora localizzato, con un centinaio di persone. Il più giovane dei dispersi è un dodicenne.
L’Operazione Triton nel Mediterraneo “è un inizio ma non è sufficiente”, ammette il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. E la Commissione europea ha annunciato che terrà il suo primo dibattito di orientamento sull’immigrazione a inizio marzo e che sta svolgendo “uno studio di fattibilita’” sul pattugliamento delle frontiere marittime europee, una funzione che andrebbe al di là del mandato attuale di Frontex”, ma “servono piu fondi”. Per il Consiglio d’Europa “un’altra tragedia evitabile. Triton non è sufficiente”. “Ripristinare Mare Nostrum. Che gli altri paesi europei lo vogliano oppure no. Che faccia perdere voti oppure no”, twitta Enrico Letta. Papa Francesco ha detto di seguire con “preoccupazione le notizie giunte da Lampedusa, dove si contano altri morti tra gli immigrati a causa del freddo lungo la traversata del Mediterraneo. Desidero assicurare la mia preghiera per le vittime e incoraggiare nuovamente alla solidarietà, affinchè a nessuno manchi il necessario soccorso”. “Lampedusa non diventi ancora una volta il cimitero del Mediterraneo”, è l’appello del sindaco Giusi Nicolini. Per Laurens Jolles, delegato Unhcr per il Sud Europa, l’Italia “con Mare Nostrum ha dimostrato l’impegno a voler trovare una soluzione. Triton non ha come suo mandato principale il salvataggio di vite e quindi non puo’ essere la risposta”. “L’inerzia del governo italiano e dell’Europa e’ inaccettabile”, accusa Save the children.

Redazione

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