Camionista sbranato dai cani, dolore ad Alcamo

Aveva cinquant’anni il camionista trovato morto, sbranato da una decina di cani. E’ successo tra le province di Pisa e Livorno in una zona chiamata Biscottino, un’area industriale.

di redazione

Aveva cinquant’anni il camionista trovato morto, sbranato da una decina di cani. E’ successo tra le province di Pisa e Livorno in una zona chiamata Biscottino, un’area industriale. L’uomo era a terra in via dell’Arnaccio, dilaniato dai morsi di 8 cani. Si tratta di un alcamese, Vito Guastella, 50 anni, che lavora per la ditta Marco Polo. In base alle prime ricostruzioni dei carabinieri, il camionista stava agganciando un rimorchio quando è stato aggredito. A trovarlo è stata una dipendente di una ditta di pulizie. In quel momento alcuni cani randagi stavano infierendo sul corpo dell’uomo. Sul posto è intervenuta un’ambulanza del 118 e il medico ha constatato il decesso. Sulla vicenda indaga il nucleo investigativo dei carabinieri di Livorno. Resta da chiarire se l’uomo sia morto a causa di un malore (e successivamente il corpo sia stato aggredito dagli animali) o a causa delle ferite provocate dai morsi dei cani che lo avrebbero attaccato mentre l’autista stava lavorando vicino al proprio camion. In quella zona vivono, spiegano i carabinieri, 8 cani di grossa taglia, che sono stati presi in carico dalla Asl. Una donna che abita in una ruolotte nelle vicinanze dà loro da mangiare e sarà sentita dai carabinieri per chiarire se ha visto l’inizio dell’attacco degli animali. Il corpo dell’uomo è stato ritrovato vicino ad una recinzione che circonda lo spiazzo dove stava lavorando. Non è chiaro se ha tentato di fuggire. I cani lo hanno morso ripetutamente alle gambe, trovate scarnificate. Stando ai primi rilievi le tracce di sangue e i brandelli dell’abbigliamento dell’uomo (la cintura è stata spezzata a metà) sarebbero state trovate in un’area di svariati metri quadrati. Ad accorgersi di quanto accaduto un altro dipendente della ditta la cui attenzione è stata attirata dal camion della vittima che si trovava fermo con il motore acceso. Sulle cause del decesso la Procura ha comunque disposto l’autopsia. Ma i cani, secondo l’Asl di Livorno, non sarebbero randagi. “Per legge, appartenenti al proprietario del terreno nel quale abitualmente dimoravano”. Il personale dell’ufficio veterinario dell’Aslha catturato 7 degli 8 cani che presumibilmente componevano il branco che ha sferrato l’attacco. Sono cani meticci di media-grossa taglia simili a dobermann. Tutti gli animali sono stati portati in una struttura convenzionata e sottoposti a profilassi antirabbica e nei prossimi 10 giorni saranno disponibili i risultati degli esami per verificare la presenza di eventuali patologie che possano aver influito sulla loro aggressività nei confronti dell’uomo. Se in Toscana c’è orrore per quanto accaduto a Vito Guastella, il camionista sbranato dai cani, ad Alcamo, la sua città natale, c’è disperazione. Guastella, 50 anni, è stato trovato morto nel piazzale di una ditta di autotrasporti lungo via dell’Arnaccio, la ditta Di Leo, con sede ad Alcamo e Livorno. Da Alcamo si sono già messi in viaggio verso Livorno la moglie Enza e i due figli della vittima: un ragazzo di 16 anni ed una ragazza di 25 anni. In via Dante, dove abitano i genitori di Guastella, da stamane è un viavai di persone: parenti, amici, conoscenti. Tutti si sono ritrovati vicini ai familiari dell’autotrasportatore morto in circostanze così tragiche. “Una bella persona, un gran lavoratore” dicono in città i suoi amici più intimi, i parenti e i colleghi. Una sorella della vittima è articolista presso il Comune, l’altra lavora presso una lavanderia.