In occasione del 27 gennaio, Giorno della Memoria nel 77° anniversario della liberazione di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa, il prefetto di Caltanissetta consegnerà sette medaglie d’onore ai familiari di ex internati militari italiani deportati nei campi di prigionia e di lavoro forzato durante la Seconda Guerra mondiale.
Gli insigniti con il riconoscimento del Presidente della Repubblica sono: Gaetano Raimondi (San Cataldo), Francesco Mauceri (Niscemi), Rosario Cammarata (deceduto in Germania ed ivi sepolti), Gaspare Burgio, Pietro Cutaia, Francesco e Gaetano Mirisola (di Riesi).
L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia si è fatta promotrice di porre richiesta formale alla Presidenza del Consiglio dei Ministri facendo un’instancabile attività di ricerca. Quest’ultima è stata possibile grazie alla sinergia con l’Archivio di Stato di Caltanissetta e quello di Palermo.
“In questi ultimi anni le nostre sezioni ANPI stanno lavorano sul territorio, nelle scuole per sensibilizzare le future generazioni agli orrori compiuti dai regimi nazisti e fascisti. La storia dei partigiani, degli antifascisti e dei deportati siciliani che costituisce una scoperta recente nella storiografia italiana. – ha dichiarato il Presidente del comitato provinciale di Caltanissetta dell’ANPI, Giuseppe Cammarata, aggiungendo – Noi con la nostra organizzazione facciamo quotidianamente Memoria, non solo nelle date istituzionali o nelle ricorrenze. Svolgiamo numerose iniziative durante l’anno di sensibilizzazione per far si che eventi come l’olocausto non si ripetano e che la storia non venga sottoposta a revisionismi.
Molti di questi uomini, dopo l’8 settembre sono stati arrestati e deportati nei campi di concentramento in cui lavoravano in condizioni disumane. Erano degli schiavi al servizio della Germania, impiegati nelle fabbriche e nelle miniere in cui era dimenticata qualsiasi forma di dignità umana. Ogni giorno combattevano per sopravvivere, solo perché avevano rifiutato di aderire alla Repubblica Sociale Italiana guidata dal criminale Mussolini. Lo stesso che vigliaccamente non si oppose all’alleato nazista per la cattura e la deportazione di oltre seicentomila militari italiani, definiti “gli schiavi di Hitler”.
L’ANPI ha già inoltrato a tutti i comuni nisseni una richiesta per intitolare strade, vie, piazze e pubblici edifici a oltre quattrocento deportati per non dimenticare il loro martirio.
Nel Giorno della Memoria, inoltre l’organizzazione, prenderà parte nel capoluogo nisseno ad altre due importanti iniziative: l’intitolazione promossa dall’associazione Ondedonneinmovimento dell’attuale via Piazza Armerina a Giuseppina Panzica, partigiana nissena che ha salvato numerosi ebrei dalla rappresaglia tedesca in nord Italia e all’iniziativa del Lions Club, che in collaborazione con la Diocesi, posizioneranno sei “Pietre d’Inciampo” per ricordare vittime IMI (Internati Militari Italiani) dei lager .
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