Solo un gretto provincialismo potrebbe produrre motivazioni contrarie verosimilmente confortate da invidia, mediocrità e pettegolezzi. Il tutto in un quadro di normalità, di franchezza e trasparenza. Appunto la normalità, quella condizione che dovrebbe caratterizzare in positivo la vita della nostra comunità e della nostra pubblica Amministrazione.
E allora rivolgendoci a noi stessi o a chiunque ci viene a tiro facciamo una domanda: siamo in una città normale?
E’ una città normale quella che ha la possibilità di mandare a quel paese tutta la sequela di associazioni, sindacati, movimenti, partiti e personaggi che si mettono assieme per continuare a gestire il potere e invece affida loro le chiavi della città?
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