Caltanissetta, Frigomacello: Riunione in Prefettura del 28 novembre 2011
UFFICIO DI GABINETTO DEL SINDACOCOMUNICATO STAMPA SULLA RIUNIONE IN PREFETTURA DEL 28.11.2011AVENTE PER OGGETTO TEMATICHE SUL FRIGOMACELLOCon riferimento alle problematiche del frigo macello, e richiamandosi per ogni ulteriore precisazione tecnica alle Relazioni dei Dirigenti Dott. Eugenio Alessi, S…
UFFICIO DI GABINETTO DEL SINDACOCOMUNICATO STAMPA SULLA RIUNIONE IN PREFETTURA DEL 28.11.2011AVENTE PER OGGETTO TEMATICHE SUL FRIGOMACELLOCon riferimento alle problematiche del frigo macello, e richiamandosi per ogni ulteriore precisazione tecnica alle Relazioni dei Dirigenti Dott. Eugenio Alessi, Segretario Generale del Comune di Caltanissetta e del Dott. Arch. Amico Armando, Dirigente delle Direzioni III e IV (SUAP) del Comune di Caltanissetta, il Comune di Caltanissetta ritiene di dover fornire agli organi di stampa il presente contributo a necessario chiarimento della diffusione di notizie non precise riportate da alcuni organi di stampa che tendono a erroneamente definire la posizione del Comune di Caltanissetta nella vicenda di che trattasi, interessato nella vicenda in argomento con finalit’i risoluzione delle problematiche e con ruolo consulenziale e di mediazione, essendo lo stesso estraneo ad qualsiasi anche residuale posizione negoziale come invece le notizie diffuse lo collocherebbero.Il Sindaco veniva a conoscenza della situazione determinatosi a causa della risoluzione del contratto tra Consorzio A.S.I. e Soc. Coop. Le Verdi Madonie, motivata da questioni di carattere civilistico ed amministrativo che non pare opportuno riportare in Questa sede, ed in rapporto causale del quale si determinava l’interruzione del servizio di macellazione con conseguente disservizio per gli operatori e, come ‘oto l’interruzione del rapporto di lavoro della cooperativa T.M.R., la quale, per quanto evidenziato dal Consorzio, sarebbe stata sconosciuta allo Stesso, ma che comunque ha svolto, fino alla su citata interruzione, il servizio di macellazione per conto della Societ’Le Verdi Madonie” assicurando il servizio suddetto.In data 18.11.2011 il Sindaco interveniva presso la Prefettura di Caltanissetta, offrendo il proprio apporto contributivo per la risoluzione della vicenda, contenuti del quale, sono riportati nel comunicato pubblicato dall’Ufficio Territoriale del Governo in data 18.11.2011 che integralmente e testualmente si riporta al fine di chiarire la materia di eventuali ed ulteriori equivoci.Incontro in Prefettura per esaminare la problematica del Frigomacello di Caltanissetta.Nella mattinata odierna si ‘volto l’incontro convocato dal Prefetto, nelle vie brevi considerata l’urgenza, per esaminare la situazione determinatasi a seguito della comunicazione effettuata all’ASI di cessazione dell’attivit’i macellazione all’interno dell’apposita struttura sita nella Zona Industriale di Caltanissetta.All’incontro hanno partecipato il Presidente ed il Direttore del’ASI, oltre al Sindaco di Caltanissetta.Si sono presentati chiedendo di partecipare al tavolo i rappresentanti di alcune associazioni di categoria e dei lavoratori.Nel corso dell’incontro il Sindaco ha assicurato massima disponibilit’lla prosecuzione del servizio di macellazione, riservandosi di approfondire aspetti connessi all’intera vicenda.Dal canto suo il Presidente del Consorzio, come gi’appresentato al Prefetto nei giorni scorsi, ha gi’ttivato gli uffici per la predisposizione del bando di gara per l’aggiudicazione della struttura, secondo legislazione vigente.Pubblicato il 18/11/2011 Deve nel contesto rilevarsi che nell’ambito delle soluzioni alternativamente percorribili il Sindaco ha considerato l’ipotesi dell’emissione di un Ordinanza, ma risulta ovvio che la suddetta ipotesi poteva e doveva necessariamente rapportarsi con il quadro normativo e documentale non esibito nel corso della riunione e pervenuto solo successivamente, riunione cui per altro non presenziavano l’ASP di Caltanissetta e la Societ’ooperativa Le Verdi Madonie.Al termine dell’esame della documentazione, come detto solo in un secondo momento pervenuta, emergevano i suddetti elementi che si ritiene debbano necessariamente essere oggetto di apprezzamento, in quanto presupposti di ogni iniziativa risolutiva che diversamente potrebbe non sortire i desiderati effetti.La struttura del Frigomacello ‘i propriet’el Consorzio A.S.I.;La Societ’Le Verdi Madonie” conduceva in locazione l’immobile effettuando un’attivit’rivata, sebbene connotata di interesse pubblico, ma ci’alogamente ad altri esercizi pubblici;Il rapporto locativo tra La Societ’e Verdi Madonie ed il consorzio A.S.I. ha trovato risoluzione per consensuale volont’elle parti.La Societ’.M.R. effettuava il servizio di macellazione su appalto della Societ’Le Verdi Madonie”Detto ci’n pu’n rilevarsi che l’evento generatore dell’interruzione dell’attivit’i macellazione ‘tato costituito da una chiara e precisa volont’egoziale delle parti (Consorzio A.S.I. e Soc. Coop. Le Verdi Madonie), nel contesto della quale la T.M.R. e gli utenti assumono incidentalmente il ruolo di parti lese, secondo un principio analogico rispetto alla stessa situazione che potrebbe generarsi in rapporto ad analoghe chiusure di pubblici esercizi, cui certamente la Pubblica Amministrazione non pu’porre la continuit’ell’attivit’ed ancor pi’ la stessa continuazione avviene a svantaggio degli interessati (nella fattispecie economico). Nel caso che ci occupa emergerebbe che detta risoluzione contrattuale avrebbe avuto come elemento generatore un’insanabile contrasto tra le richieste locatarie del Consorzio, che durante il rapporto contrattuale contestava l’esiguit’ell’importo del canone al Conduttore e lo stesso che avrebbe ritenuto non adeguata la richiesta del Consorzio, ritenendola non sostenibile nel quadro dei costi gestionali.La T.M.R. per espressa comunicazione del Consorzio risulterebbe sconosciuta allo stesso e per tale motivo nessun rilievo avrebbe avuto nella suddetta risoluzione contrattuale.Non pu’rimenti disconoscersi, da una parte che la struttura del Frigomacello appartiene al Consorzio A.S.I., cui il Comune di Caltanissetta ‘derente e dall’altra che la carenza di strutture adeguatamente dotate nel territorio, sebbene ve ne risultino presenti altre cha pare stiano comunque assorbendo l’utenza, potrebbe costituire un danno per l’economia locale, cui si aggiunge il fatto certo costituito dal problema occupazionale che si ‘enerato.Andando ora all’argomento del provvedimento d’urgenza, qualificato come “ordinanza” reiteratamente richiesto al Sindaco di Caltanissetta, anche nel corso del tavolo tecnico occorso presso gli Uffici del SUAP di Caltanissetta, alla presenza dell’Assessore alle attivit’roduttive Salvatore Calafato, al Segretario Generale del Comune di Caltanissetta ed al Dirigente dello stesso S.U.A.P., servizi i quali avrebbero l’incarico di predisporre il suddetto provvedimento cautelare, si ‘ilevato che il Sindaco non avrebbe alcun potere di emettere detto provvedimento di ordinanza, e che lo stesso per tale motivo incontrerebbe il parere negativo degli Uffici.Ci’overebbe fondamento nei riferimenti normativi indicati dal Segretario Generale del Comune di Caltanissetta nel verbale del tavolo tecncico svoltosi presso il SUAP di Caltanissetta, cui integralmente ci si riporta, ed in verit’on diversamente confortati da ulteriori e diversi riferimenti da parte del Consorzio A.S.I. presente alla riunione che si sarebbe genericamente rifatta ad un parere ricevuto telefonicamente dal proprio consulente Prof. Avv. Galasso, parere non assolutamente supportato da alcun supporto giuridico.In verit’a recente e consolidata giurisprudenza sui presupposti e limiti della potest’el sindaco di adottare ordinanze contingibili ed urgenti cui citiamo la sentenza del Consiglio di Stato, del 10 febbraio 2010 , n. 670) sancisce che la potest’el sindaco di adottare, quale ufficiale di Governo, provvedimenti contingibili ed urgenti ‘trettamente finalizzata a prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumit’ei cittadini, essendo il potere di urgenza esercitabile solo per affrontare situazioni di carattere eccezionale ed imprevedibile, per le quali sia impossibile utilizzare i normali mezzi apprestati dall’ordinamento giuridico ed unicamente in presenza di un preventivo e puntuale accertamento della situazione, che deve fondarsi su prove concrete e non su mere presunzioni. Appare evidente che nel caso di specie nessuno dei seguenti presupposti si integrerebbe.Nessun grave pericolo nel caso di specie minaccerebbe la salute dei cittadini. Il Sindaco potrebbe intervenire nell’ambito del servizio di macellazione solo a seguito della segnalazione dell’ASP di gravi carenze igieniche nel servizio e non per interruzione dello stesso determinata da mere vicende civilistico amministrative per altro facenti capo a soggetti diversi dal Comune di Caltanissetta. In tale contesto potrebbe forse ipotizzarsi da parte della T.M.R. il ricorso al Giudice Ordinario per richiedere un provvedimento di urgenza finalizzato allo scongiurare del pregiudizio grave ed immediato della perdita dell’occupazione, essendo la stessa come detto potenzialmente lesa dalla improvvisa rescissione del contratto tra “Le Verdi Madonie” e l’A.S.I., cui la stessa non ‘ntervenuta.In ogni caso nessuna competenza si rileva in capo al Comune di Caltanissetta ed al suo Sindaco. La situazione che si ‘erificata, pur volendone astrattamente ed in via assolutamente subordinata ipotizzarne la pericolosit’ minacciosit’er l’incolumit’ei cittadini (circostanza come detto non esistente nel caso di specie), pur volendo riconoscerne un ipotetico danno economico, ‘en lungi dall’essere eccezionale ed imprevedibile, in quanto frutto di precisa e programmata volont’egoziale delle parti, che hanno ritenuto consensualmente di risolvere i propri rapporti giuridici (la data della consegna della struttura ‘tata riportata nel verbale di riunione svolta presso il SUAP del Comune di Caltanissetta) ed in rapporto a ci’rrebbe meno anche l’ulteriore presupposto dell’ordinanza della mancanza di possibilit’i risoluzione con ordinari mezzi dell’ordinamento giuridico (nel caso di specie il contratto poteva prevedere una risoluzione temporalmente correlata con il nuovo affidamento, circostanza che pare non sia stata neanche presa in considerazione tra le parti, e ci’n considerando ogni percorribile ipotesi di ricorso al Giudice Ordinario da parte dei Soggetti Legittimati). Ulteriore apprezzamento, sempre in via assolutamente ipotetica e subordinata, deve altres’ffettuarsi in ordine all’individuazione del potenziale soggetto di legittimazione passiva ricettore dell’ordinanza o di altro provvedimento cautelare che il tavolo tecnico vorr’ventualmente individuare.Pur prescindendo dall’assenza dei presupposti la quale acquista sempre maggior credito, non appare mutuabile l’ipotesi di indirizare il provvedimento alla societ’Le Verdi Madonie”, con la quale l’A.S.I. ha gi’isolto il contratto e starebbe consegnando l’immobile, circostanza che la collocherebbe nella stessa posizione giuridica nei confronti della struttura assolutamente equipollente ad altre aziende che effettuano la medesima attivit’Con quale criterio ed a quale soggetto il Comune dovrebbe quindi indirizzare il provvedimento’In detto contesto potrebbe trovare accoglimento la tesi secondo la quale il provvedimento si indirizzerebbe al proprietario della struttura, e quindi al Consorzio A.S.I., soggetto per altro qualificato proprio per la composizione giuridica come Ente Pubblico e quindi in conseguenza di ci’ilitato allo svolgimento del pubblico servizio, lo integrerebbe nella posizione giuridica di Soggetto di legittimazione passiva del procedimento cautelare. Allo stesso provvedimento Il Consorzio A.S.I. sarebbe onerato ad ottemperare con urgenza, proprio probabilmente effettuando un affidamento provvisorio, circostanza che colloca i lavori del tavolo tecnico esattamente al punto di partenza e mutuerebbe l’ipotesi suggerita dal Comune di Caltanissetta e non condivisa dal Consorzio in sede di tavolo tecnico, di un affidamento provvisorio con procedura negoziata fino all’affidamento definitivo non condivisione che di fatto condurrebbe all’instaurarsi di materia di contenzioso giurisdizionale tra il Comune di Caltanissetta ed il Consorzio A.S.I. con effetti tardivi sulla soluzione.Ci’e appare evidente, oltre ch’come ovvio, la dubbia legittimit’ell’emissione di un provvedimento di ordinanza, ‘he qualsiasi provvedimento troverebbe attuazione solo attraverso la definizione della posizione contrattuale del Consorzio A.S.I. e si rimane dell’avviso che ogni soluzione vada ricercata in detto ambito, risultando a dir poco fantasiosa ogni ulteriori ipotesi prospettata dagli organi di stampa.Ci si chiede come il Comune di Caltanissetta possa emettere un’ordinanza priva dei presupposti di legge, o peggio ancora come il Comune di Caltanissetta possa solo ipotizzare di effettuare l’affidamento di un servizio ad un’impresa PRIVATA, da svolgersi in UNA STRUTTURA DEL CONSORZIO ASI, quando logica, LEGALITA’ e buon senso riconducono alla pi’mplice soluzione che a detto compito debba attendere l’unico e solo soggetto legittimato E CIOE’ IL CONSORZIO A.S.I., che giova ripetere ha determinato in concorso con la ditta “Le Verdi Madonie”, risolvendo improvvisamente il contratto senza avere nel frattempo approntato il successivo affidamento L’INTERRUZIONE DEL SERVIZIO.Pur tuttavia il Comune di Caltanissetta ed il Sindaco in persona, rispettoso di ogni diversa posizione prospettata , si ‘pprontato al tavolo tecnico occorso in PREFETTURA nella giornata di ieri ad assumersi le opportune responsabilit’trovandosi disponibile ad emettere ogni necessario provvedimento, purch’o stesso sia supportato da adeguati e conferenti riferimenti di legge.E nell’ambito di detto tavolo ‘tato esso stesso promotore con spirito collaborativo dell’istituzione di un tavolo tecnico specialistico presso la Prefettura di Caltanissetta, cui parteciper’er il Comune di Caltanissetta il Segretario Generale, il Dirigente della Direzione S.U.A.P., per il Consorzio A.S.I. IL Dirigente Generale, per l’Assessorato allo sviluppo economico oggi presente e l’A.S.P. Dirigenti di competenze tecnico giuridiche attinenti la materia, e ci’ fine di individuare ogni percorso legale concretamente percorribile, cui ogni soggetto presente al tavolo, nel rispetto e limiti del proprio ruolo, (‘pportuno all’uopo precisare che il Comune di Caltanissetta pu’deve intervenire con sola funzione consulenziale ed eventualmente per emettere i provvedimenti amministrativi di sua competenza).Il tavolo inizier’d operare fin da oggi e avr’l compito di individuare le necessarie decisioni nel termine pi’eve possibile.Palazzo del Carmine il 29.11.2011
(Comune Caltanissetta)