Caltanissetta, fatta luce su omicidio dopo 17 anni: arrestato mandante
Palermo, 12 giu. – Dopo 17 anni è stato risolto il caso dell’omicidio di un pregiudicato assassinato a Santa Caterina Villermosa (Caltanissetta). Gli uomini delle Squadre mobili di Enna e Caltanissetta hanno…
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di redazione
Palermo, 12 giu. – Dopo 17 anni è stato risolto il caso dell’omicidio di un pregiudicato assassinato a Santa Caterina Villermosa (Caltanissetta). Gli uomini delle Squadre mobili di Enna e Caltanissetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Caltanissetta su richiesta della Dda nissena a carico di C.L.M., 56 anni, pregiudicato per reati contro la persona, il patrimonio e in materia di sostanze stupefacenti. L’uomo e’ ritenuto il presunto mandante dell’omicidio di Giuseppe Di Martino, trovato morto a Santa Caterina Villarmosa nel dicembre 1995. Secondo la ricostruzione dei fatti fornita dagli investigatori, l’uomo fu ucciso da un pluripregiudicato di Villarosa, successivamente ucciso dal suocero per una lite familiare. A convincere il killer sarebbe stato proprio C.L.M, stimolando il desiderio di vendetta dell’uomo e indicando Di Martino come l’assassino del padre. Per il delitto e’ indagato anche un extracomunitario, attualmente detenuto per altro reato. C.L.M era stato gia’ oggetto di approfondimenti investigativi, a causa di alcuni contrasti con la vittima legati a questioni ereditarie. Il caso, chiuso per insufficienza di spunti investigativi, e’ stato riaperto nel 2011, grazie collaborazione di una persona che avrebbe partecipato personalmente all’omicidio e che ha fornito agli inquirenti elementi importanti per ricostruire il movente, le fasi dell’omicidio e trovare riscontri sulla scena del crimine. E’ stato cosi’ accertato che l’assassino inferse ripetuti colpi con un piede di porco, rinvenuto sporco di sangue sul posto, e strinse il collo della sua vittima con un cingolo di acciaio, che provoco’ un’ampia lesione e la recisione dei grossi vasi con conseguente collasso cardiocircolatorio per shock emorragico.