Caltanissetta, appello del sindaco ad Alfano: “Aiutaci per gli immigrati”

Il sindaco di Caltanissetta Giovanni Ruvolo ha scritto al ministro dell’Interno Angelino Alfano per chiedere un sostegno dello Stato nella gestione degli immigrati.
“Caltanissetta vive ormai dal 1998 il fenomeno dell’immigrazione che ormai negli ultimi anni si è amplificato a dismisura divenendo un vero e proprio dramma sociale- scrive il sindaco – nel 1998 fu istituito il Centro Polifunzionale – a seguito dell’approvazione della legge Turco Napolitano – che vede oggi al suo interno ben 3 diversi servizi: CARA, CDA e CIE.
Sono quindi quasi 15 anni che la mia Città accoglie le difficoltà e la disperazione di questi uomini e donne, costretti dopo traversate spesso drammatiche, a vivere in condizioni assolutamente precarie. Si aggiunga a questo il fatto che molti migranti, o in attesa di ricorso avverso provvedimenti di rimpatrio o in attesa di rinnovo del permesso di soggiorno, comunque in attesa di accoglienza, sono costretti ad accamparsi nelle immediate vicinanze del centro in condizioni igienico-sanitarie del tutto intollerabili.
Questo pone il nostro Paese in totale conflitto con i più elementari principi di rispetto dei Diritti Umani.
Si sono altresì verificate frequenti manifestazioni di protesta da parte dei migranti stessi, contro la lentezza dell’iter burocratico relativo al rilascio dei permessi, generando tensioni e conseguenti preoccupazioni nell’opinione pubblica cittadina. Nonostante i tempestivi interventi dal Prefetto sostiene il sindaco – la sistemazione temporanea di questi profughi in altre strutture risulta vana perché dopo pochi giorni altri arrivano, inesorabilmente, ad occupare gli stessi luoghi insani al di fuori del Centro di accoglienza,danneggiando le strutture sportive adiacenti al Centro Polifunzionale, praticamente non più utilizzabili
Ruvolo chiede quindi il ripristino dei 20 Agenti della Polizia di Stato che sono stati di recente ridotti al CARA, nonché il potenziamento di tutte quelle misure atte a garantire l’integrazione con i cittadini nisseni.