Manifestazione di protesta dei sindacati di Almaviva Contact oggi a Palermo, con un corteo dei lavoratori in partenza da Piazza Marina per dirigersi verso la presidenza della Regione in piazza Indipendenza. Claudio Marchesini, sindacalistia dell’Ugl regionale, ha ricordato che dirigenti della sua organzizazione hanno iniziato lo sciopero della fame, e ha affermato: “Lo stallo in cui si trova la vertenza per la sede unica di Almaviva Contact a Palermo deve essere superato subito, occorre fare chiarezza sul futuro dei 4.500 lavoratori di Almaviva, basta con il gioco delle parti che sta mettendo a rischio il futuro di tante famiglie siciliane. Il governo regionale -ha concluso- faccia la sua parte”.
Almeno tremila i dipendenti di Almaviva, con cuffie al collo e fischietti in azione, sono partiti da piazza Marina. “Senza la sede il futuro non si vede”, è lo slogan scandito dalle migliaia di giovani e quarantenni, con alle spalle molti anni vissuti in ‘batteria’. Da un anno l’azienda leader nel settore, con clienti come Alitalia, Sky, Enel e Wind, e che ha a Palermo, con i suoi 4.000 dipendenti, uno snodo cruciale, chiede alla Regione un immobile di grandi dimensioni per unificare e siti e abbattere i costi, ventilando la temuta alternativa di una delocalizzazione. In cambio trasferirà la sede legale a Palermo. In questi giorni ha annunciato l’avvio delle procedure in tal senso. Significa per la Regione un introito fiscale di 5 milioni di euro all’anno. Finora, però, tra rinvii, ore di vana attesa a Palazzo d’Orleans e mancati incontri, solo nebbia e nessuna risposta. Il sindaco Leoluca Orlando spinge per un incontro in prefettura e propone la sinora fumosa assegnazione di un bene confiscato alla mafia. “Se Crocetta non ci sta Almaviva se ne va”, è un altro slogan, e ancora: “Crocetta Crocetta perchè non ci dai retta? Orlando Orlando perchè ci stai palliando? Le nostre famiglie non vi rivoteranno”.
Chitarra e trombe danno il ritmo alla protesta dei dipendenti Almaviva, molti con una decennale anzianità, figli dell’accordo tra il patron dell’azienda e l’ex governatore Cuffaro che aprì le porte alle assunzioni agevolate. Tra questi lavoratori di varie generazioni, c’è infatti di tutto: anche musicisti e molti laureati che da tempo ormai hanno chiuso la pergamena nel cassetto; giovani mamme che oggi sfilano con i loro piccoli. Numerose sono proprio le coppie e le famiglie, perchè a gestire ogni giorno le migliaia di chiamate sono tante volte moglie e marito, compagni di vita che si sono conosciuti spesso nella pause tra una telefonata e un’offerta promozionale. Il traffico è inibito tra corso Vittorio Emanuele e via Roma, così come “paralizzati” e “bloccati” si definiscono i manifestanti che puntano sulla Regione denunciando la condzione di “esistenze sospese”. “Possibile che la Regione non riesca a individuare una sede?”, chiedono. “servirebbe anche a smontare eventuali alibi dell’azienda. Crocetta faccia intanto la sua parte. Non può continuare a ignorarci”.
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