CATANIA – Ci sono sconfitte e sconfitte. Quella di Catania contro l’Augusta per 6 a 4 è una sconfitta che fa rabbia, per come è andata la partita, ma nello stesso tempo lascia ai rossazzurri la consapevolezza di avere tutte le carte in regola per salvarsi. Catania ha giocato alla pari con la seconda forza del campionato, ha giocato con 5 giocatori che, in pratica, hanno fatto tutta la partita.
Parte bene Catania con un’azione personale di Moraes che impegna il portiere augustano. Una partenza sprint confermata dal vantaggio della formazione rossazzurra, messo a segno da Lucas dopo 5 minuti di gioco. Catania conosce perfettamente la forza dell’Augusta, ma questi primi minuti regalano la consapevolezza di potersela giocare.
Augusta tenta immediatamente il portiere di movimento, marchio di fabbrica della formazione neroverde. Catania si difende a denti stretti, peccato, però, che puntualmente arriva l’errore rossazzurro che permette a Jorginho di mettere in rete il pallone del pareggio. Dopo il gol di Augusta la partita ritorna in completo equilibrio: le due squadre si studiano, con gli ospiti che, sornioni, aspettano che la stanchezza ( anche oggi pochi cambi per Catania ) pesi sulle gambe dei padroni di casa. Aspettare non sempre porta al meglio: a segnare il secondo gol, infatti, è Catania con Leo Moraes.
Il vantaggio, però, questa volta dura poco perchè la classe di Jorginho regala il secondo pareggio all’Augusta. La partita è intensa e a tratti anche spettacolare: merito delle due squadre e di un Catania che dimostra di essere un’altra squadra rispetto all’avvio di stagione. Il limite dei rossazzurri è sempre rappresentato dalle assenze e dalla mancanza di cambi: prima dell’intervallo Augusta confeziona un’azione da circoletto rosso, conclusa in rete, ancora una volta, da Jorginho.
Si va all’intervallo con gli augustani in vantaggio di una rete, ma con Catania ancora in partita. In avvio di ripresa, però, è ancora Augusta a trovare la rete: il mattatore di giornata è certamente Jorginho, autore di 4 reti. Catania non demorde e si getta subito in avanti alla ricerca del gol che arriva con Leo Moraes. 3 a 4 e gara ancora apertissima almeno fino all’espulsione di Marcelo Lombardi per doppia ammonizione. Un provvedimento che, inevitabilmente, cambia la partita, se è vero che nell’azione successiva Bagadini trova il quinto gol.
Partita finita? Assolutamente no, a riaprirla ci pensa il giovane Giovanni Bruca a due minuti dalla fine. Catania si getta in avanti, con il cuore più che con il ragionamento: al primo errore rossazzurro Augusta parte in contropiede e Creaco riporta a 2 i gol di vantaggio degli ospiti. Finisce 6 a 4 per l’Augusta: la buona notizia di giornata è che Catania, almeno fino all’espulsione di Lombardi, ha giocato alla pari con la seconda forza del campionato.
Marcelo Lombardi: “Tanta rabbia, ma anche soddisfazione per quello che ho visto in campo. A fine partita ho fatto i complimenti ai ragazzi perchè abbiamo giocato, senza cambi, alla pari contro una formazione costruita per vincere il campionato. In campo abbiamo dato tutto, dopo una settimana in cui ci siamo allenati davvero in pochi. Oggi posso dire che questa squadra può salvarsi”.
CATANIA: Dalcin, Lucas, Moraes, Mieli, Lombardi, Tomasello, D’Anna, Nizza, Siracusa, Bruca, Tagliaverga, Di Franco. All. Grasso
AUGUSTA: Soso, Diogo, Creaco, Jorginho, Bagatini, Ortisi, Molone, Carbonaro, Costamanha, Lele, Liistro, Indomenico. All. Rinaldi
MARCATORI: 4’30” p.t. Lucas (C), 11’40” Jorginho (A), 14’49” Leonardo (C), 15’33” e 18’50” Jorginho (A), 3’36” s.t. Jorginho (A), 4’27” Moraes (C), 12’25” Bagatini (A), 17’15” Bruca (C), 18’50” Creaco (A)
AMMONITI: Lombardi (C)
ESPULSI: al 12’11’ s.t. Lombardi (C)
ARBITRI: Francesco Miranda (Castellammare di Stabia), Enrico Pagano (Torre Annunziata) CRONO: Paolo Francesco Buscemi (Enna)
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