ROMA (ITALPRESS) – “Giancarlo faceva il cronista, precario, nella provincia di Napoli, ne ha descritto il volto più cupo, ma era convinto che il destino di quei territori non fosse segnato. Così come non è segnato il destino di Caivano, uno dei tanti territori italiani dove lo Stato ha smesso semplicemente di fare il suo lavoro e di adempiere ai suoi doveri”. Lo dice la premier Giorgia Meloni, in un contributo pubblicato dal quotidiano il Messaggero, in occasione dell’anniversario dell’uccisione del giornalista Giancarlo Siani. “I cittadini di Caivano, e di tutte le zone franche della nostra Nazione hanno il diritto di pretendere che lo Stato torni ad assumersi le proprie responsabilità. Lo Stato deve tornare a fare lo Stato. Non deve più indietreggiare. Deve rispondere colpo su colpo alle ‘paranzè, agli atti intimidatori e a chi vorrebbe che a Caivano non cambiasse nulla e offrire una risposta organica in termini di educazione, aggregazione, formazione e legalità. Vogliamo che Caivano diventi un modello, da esportare nel resto d’Italia” aggiunge. “Non sarà un cammino semplice, ma io credo che una politica seria debba mettere la faccia sulle cose difficili invece che su quelle facili. Lo faremo anche nel nome di Giancarlo Siani, e del suo insegnamento: ‘Mai in ginocchio, sempre in piedì” ha concluso.
Foto: Agenzia Fotogramma
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