Cagnolina uccisa a Partinico polemiche sul corteo: sia fatta giustizia

Cagnolina uccisa a Partinico. Alcune associazioni animaliste sono scese in corteo a Partinico (Pa) per chiedere giustizia per la morte violenta del cane Ruth.

Intanto sulla morte della cagnolina sono in corso indagini dei carabinieri ancora senza nessun indagato. Secondo quanto hanno raccontato alcuni volontari ad uccidere l’animale sarebbe stato un anziano ripreso in un video mentre trascina il cane legato.

Da giorni, sui social si è scatenata la caccia al mostro, ma il comando dei carabinieri di Palermo e la compagnia di Partinico frenano e attendono i risultati delle indagini.

In molti si sono dati appuntamenti a Partinico ma hanno trovato un folto numero di poliziotti e carabinieri a sbarrare la strada.

La manifestazione è stata organizzata dall’ufficio garante diritti animali, dall’organizzazione italiana protezione animali, dalla confederazione associazioni animaliste Sicilia, dalla lega italiana diritti animali, dall’associazione zampe siciliane, da un atto d’amore onlus, dagli amici del Chow Chow Leon’s Garden, dai canuzzi di Marzia e Maria Felici. Con un grosso striscione con su scritto “La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali”.

Cagnolina uccisa a Partinico: l’indifferenza del paese denunciato dall’Oipa di Alcamo

“Siamo andati per chiedere giustizia… abbiamo trovato silenzio e indifferenza – scrive l’associazione su Facesbook –  Balconi chiusi, negozi sbarrati, istituzioni assenti, gente che ci guardava come se fossimo marziani, qualcuno ci ha anche sbeffeggiato, hanno provato ad insultarci…tutto tranne che la solidarietà, la compostezza, l’empatia, che la circostanza avrebbe richiesto.
Non ci aspettavamo molto, ma dal paese abbiamo ricevuto nulla.

In compenso, anche se ciò che è accaduto, avrebbe richiesto migliaia di presenze, siamo riusciti ad essere in tanti, a percepire che in molti lavoriamo perché le cose cambino, che tanti semi vengono posti ogni giorno per far sí, che le

Ruth martoriate siano sempre di meno e le persone civili sempre di più.
Abbiamo percepito la voglia di giustizia, l’intolleranza della cattiveria e dell’indifferenza, la stanchezza per le risposte mai ricevute, per le promesse non mantenute, per il ripetersi immutato degli assassini impuniti, per la totale mancanza di rispetto della vita…
A tutto questo, con una manifestazione corretta e pacifica, abbiamo ancora una volta voluto gridare : Basta!!!!

E abbiamo percepito soprattutto l’ondata d’amore che i manifestanti hanno fatto arrivare fino a Ruth e a tutti quelli che come lei, ogni giorno, vivono invisibili e muoiono disperati, senza mai aver sentito il calore di una carezza.