Si è schiantato alle 8.44 di stamattina un boing 737 dell’Ethiopian Airlines, diretto a Nairobi, le vittime accertate sono 157, tra loro l’assessore Sebastiano Tusa. Ad appena sei minuti dal decollo, a una cinquantina di chilometri a sud della capitale etiope, vicino alla località di Bishoftu, l’aereo è precipitato. Nessun sopravvissuto alla terribile tragedia. Secondo i dati sino ad ora raccolti, sarebbero 8 gli italiani. Certa era la presenza all’interno del volo diretto in Kenia dell’assessore ai beni culturali Sebastiano Tusa, archeologo di fama internazionale e sovrintendente del Mare della Regione. L’assessore era diretto in Kenya, per la realizzazione di un progetto dell’Unesco. Già vi era stato lo scorso Natale, in compagnia della moglie, Valeria Patrizia Li Vigni, direttrice del Museo d’Arte contemporanea di Palazzo Riso di Palermo.
Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, sulla tragica scomparsa dell’assessore ha dichiarato: «Ho appena ricevuto la conferma ufficiale dell’Unità di crisi del ministero degli Esteri: l’assessore Sebastiano Tusa era sull’aereo precipitato in Etiopia. Sono distrutto. E’ una tragedia terribile, alla quale non riesco ancora a credere: rimango ammutolito. Perdo un amico, un lavoratore instancabile, un assessore di grande capacità ed equilibrio, che stava andando in Kenya per lavoro. Un uomo onesto e perbene, che amava la Sicilia come pochi. Un indimenticabile protagonista delle migliori politiche culturali dell’Isola».
Anche lo storico e critico d’arte Vittorio Sgarbi, nonchè deputato alla Camera, ricorda l’archeologo Sebastiano Tusa, morto nel disastro aereo di Addis Abeba, in Etiopia: «Resta il suo pensiero, l’intelligenza, la disponibilità ad ascoltare, la gentilezza, e tanti studi, tante ricerche sospese, tanti sospiri di conoscenza. In pochi casi l’archeologo, lo scienziato si era fatto politico con tanta naturalezza, continuando a vedere le cose, la storia e il mondo senza calcoli e strategia, per amore della bellezza, per la certezza che il mondo antico in Sicilia era ancora vivo. Potevano risorgere sculture, rinascere kouroi, uscire Venere dall’acqua. E come vive la storia con noi, vive anche lui oltre la sua apparente fine».
Anche il primo cittadino di Palermo, Leoluca Orlando, piange la morte dell’assessore Tusa: «Una notizia sconvolgente che mi ha rattristato profondamente. Avevo incontrato Sebastiano Tusa solo due giorni fa con dei giornalisti tedeschi interessati a conoscere il suo lavoro per la cultura a Palermo e come sempre lo avevo trovato appassionato, sorridente e disponibile. La nostra Regione perde un professionista di grandissimo spessore, un vero luminare nel suo campo che ha dedicato la sua vita alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio archeologico, profondo conoscitore e promotore del valore dell’arte come motore di sviluppo sociale».
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