ROMA (ITALPRESS) – “Questo non è un anno come tutti gli altri. Ci portiamo addosso i segni, per qualcuno purtroppo anche molto profondi, di questa terribile stagione. E ancora oggi l’emergenza sanitaria preoccupa. E nello stesso tempo è necessario accelerare una ripartenza non solo del settore, ma di tutto il Paese. L’Italia non può e non deve fermarsi ancora. Abbiamo gli strumenti per continuare a lavorare in sicurezza, manteniamo i nervi saldi. Il momento è decisivo. A volte mi domando cos’altro debba succedere per deciderci a cambiare”.
Lo ha detto il Presidente dell’Ance, Gabriele Buia, nel corso della sua relazione all’Assemblea 2020, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanell, la ministra della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, e la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli. Secondo Buia “è necessario compiere scelte coraggiose e ascoltare la voce di chi vive sulla propria pelle gli effetti di quelle decisioni. Non possiamo continuare a fare gli errori di sempre. Occorre cominciare a fare le cose che servono davvero”.
Bene la misura del Superbonus 110% inserita nel dl rilancio, “è in grado di produrre investimenti per 6 miliardi di euro, con un effetto complessivo di 21 miliardi sull’economia. E’ strategico dargli 2 anni di proroga. Ma attenzione: non possiamo permetterci improvvisazioni”. Il Superbonus al 110% “è uno strumento che oggi viene studiato da tutti i paesi europei – dice Patuanelli – è qualcosa che abbiamo implementato per primi al mondo e gli effetti già iniziano a vedersi. E’ necessaria una proroga, sarà con le risorse del Recovery Fund che puntiamo a una proroga importante di questo strumento”.
La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli sottolinea che in questi 14 mesi “la prima cosa decisa è stata comunicare e valutare quale sarà la mobilità del futuro del Paese, come si muoveranno persone e merci nei prossimi 10 anni. Io non ho intenzione di bloccare le opere partite, penso alle opere della rete Alta Velocità che sono già partite. Dentro alla visione di Italia Veloce ci abbiamo messo una serie di innovazioni, non potevamo modificare delle scelte strategiche che condividiamo e che sono state già fatte”.
Sullo smart working della Pubblica amministrazione, la ministra Fabiana Dadone ha ricordato come il 2020 sia stato un anno delicato e complicato. “Ieri sera – dice – ho firmato un decreto ministeriale con il quale, per via dell’emergenza e dell’aumento dei contagi di queste ore, ho fissato la percentuale di almeno il 50%, invitando però le amministrazione, qualora vi sia un livello di digitalizzazione tale da permettere l’efficienza del servizio, a elevare il più possibile queste percentuali per garantire il distanziamento sociale”.
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