Bracconaggio a Palermo, il Cabs: “A Ballarò vendite illegali dilaganti”

Bracconaggio Palermo, piaga che attanaglia il mercato di Ballarò. Un ricco Natale quello dei ricettatori di fauna selvatica. Tranquillizzati dalla scarsità degli interventi repressivi – dicono dal Cabs, il nucleo di volontari specializzati in antibracconaggio – gli uccellatori hanno avuto mano libera nella vendita di avifauna protetta proprio nel giorno della vigilia di Natale.

I bracconieri, infatti, si riuniscono nella piazza di Ballarò nelle giornate di domenica. Il fatto, poi, che il 24 dicembre sia coinciso proprio con la giornata di domenica, deve avere convinto i bracconieri di potere occupare con ancor più tranquillità la piazza.

“Giorno 24 dicembre a Ballarò erano esposti oltre 150 cardellini – dicono dal Cabs – venduti ad un presso minimo di 10 euro, ma vi erano anche rari frosoni, fringillide, anch’esso particolarmente protetto dalla legge, venduto a 25 euro ad esemplare e le peppole, altri passeriformi che si vedono raramente solo nel periodo invernale, proposti ad un prezzo minimo di 20 euro”.

Secondo il Cabs la vendita di avifauna protetta nel mercato di Ballarò, alla luce del sole, non trova riscontri in altre parti d’Italia.

Bracconaggio Palermo, il Cabs: “Sconfitta delle istituzioni”

“Il fenomeno del bracconaggio è drammaticamente diffuso in tutto il nostro Paese, ma la tranquillità con la quale avviene la vendita a Palermo è intollerabile. La rinuncia dello Stato a colpire gli uccellatori ed a farli sloggiare dalla piazza – denunciano dal Cabs – rappresenta una gravissima sconfitta delle istituzioni, incapaci di far rispettare le leggi. A differenza della mafia, che a Ballarò impone le sue disposizioni, prendendo il pizzo dalle migliaia di commercianti presenti”.

Il Cabs invita i palermitani onesti a non acquistare gli uccelli. “Per ogni cardellino acquistato” concludono i volontari” due euro vanno infatti a finanziare Cosa Nostra”.

Il Cabs è una associazione antibracconaggio con sede a Bonn specializzata nel controllo e denuncia del bracconaggio. In Italia è operativa con numerosi campi in danno della caccia di frodo, mentre a Palermo, dalla primavera del 2016, controlla assiduamente il mercato degli uccellatori di Ballarò.