Un dialogo a distanza a colpi di comunicati stampa quello tra l’assessore regionale ai trasporti Falcone e l’onorevole Claudio Fava.
Tutto nasce da una dichiarazione di Fava dopo che il presidente Musumeci nel corso di una conferenza stampa a Catania col governatore della Calabria, Nino Spirlì, e l’amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini, sul tema ‘Grazie Ponte sullo Stretto aveva dichiarato: “Chiamiamolo “Ulisse” perché pare che a Roma se diciamo Ponte sullo Stretto sia considerata una parolaccia”. Da qui la risposta di Fava: “Musumeci ha ribattezzato il ponte sullo stretto “Ulisse”. Contento lui. Ai siciliani invece resta l’Odissea quotidiana di treni lenti come cent’anni fa e di autostrade che assomigliano alla Parigi-Dakar”.
Da qui l’invito dell’assessore Falcone rivolto a Fava: “La prossima settimana arriveranno in Sicilia altri due dei nuovi e moderni treni “Pop”, il 79 e l’83, che il governo Musumeci ha voluto per la nostra Isola. Invito fin da adesso l’onorevole Fava a essere presente alla consegna dei convogli, a Messina o se preferisce a Palermo.
Ma Fava prova ad avere l’ultima parola e con una nota ironica ribatte: “Accolgo con piacere l’invito dell’assessore Falcone. Visti i tempi di percorrenza necessari per gli spostamenti in Sicilia mi sono messo già in viaggio. Se, nel frattempo, non dovessero essere aumentate le interruzioni sulla rete ferroviaria o stradale in una settimana dovrei poter arrivare in tempo per assistere alla, immagino fastosa, cerimonia di consegna dei due nuovi treni”.
Ma l’ultima parola sembra averla l’assessore Falcone che cogliendo la provocazione dell’onorevole Fava risponde a tono: “In effetti l’onorevole Fava, mettendosi in treno già da oggi, prende una saggia decisione, considerato infatti quanto mostri di conoscere poco la realtà della nostra regione. Da qui a domenica sera, quando i moderni treni “Pop” supereranno lo Stretto a bordo di traghetti – come si usava già cento anni fa – e giungeranno a Messina, egli avrà tutto il tempo di confrontarsi con le esigenze del territorio e con la nostra rete ferroviaria, purtroppo condannata a rimanere monca per l’assenza del Ponte”.
“Se invece l’onorevole Fava – prosegue l’assessore – non vorrà scomodarsi troppo, possiamo fornirgli quando lo riterrà una semplice sintesi degli ultimi tre anni di opere ferroviarie realizzate, opere in via di realizzazione e opere in fase di avvio dopo attese di venti o trent’anni. Eventualmente, il pamphlet potremo consegnarglielo già il 5 maggio prossimo, quando a Palermo – conclude l’esponente del governo Musumeci – daremo avvio alla costruzione della galleria al Vicolo Bernava, opera ferma da quasi un decennio e che, grazie alle demolizioni già compiute, ha liberato dal degrado una porzione di città”.
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